Vaccinazioni dai 12 ai 15 anni, Ema dà il via libera

L'infettivologo Bassetti: "Spero che i genitori no vax non precludano vaccino ai figli"

Vaccino Pfizer (foto di repertorio)

Vaccino Pfizer (foto di repertorio)

 "Dei 1.005 ragazzini che hanno ricevuto il vaccino, nessuno ha sviluppato il Covid-19 rispetto a 16 bambini su 978 che hanno ricevuto il placebo. Ciò significa che, in questo studio, il vaccino è stato efficace al 100% nel prevenire il contagio da coronavirus (sebbene il tasso reale potrebbe essere compreso tra il 75% e il 100%)". L'agenzia europea per i medicinali illustra così la risposta immunitaria fornita da Comirnaty, il vaccino di Pfizer-Biontech testato su un gruppo di ragazzini tra i 12 ai 15 anni. In virtù di questi risultati Ema ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino di Pfizer anche ai cittadini dai 12 anni in su. Precedentemente il vaccino era stato autorizzato solo dai 16 anni in avanti. Le modalità di somministrazione non cambieranno: stessa quantità di vaccino in due dosi a distanza di 3 settimane l'una dall'altra con iniezione nel muscolo del braccio.

La decisione arriva dopo quella della Food and drug administration americana, che aveva autorizzato l'uso del vaccino Pfizer-Biontech nella fascia 12-15 anni il 10 maggio. L'ampliamento della platea dei vaccinandi con Pfizer anche in Europa condurrà senza dubbio a un rientro a scuola dopo le vacanze estive con una maggiore copertura e quindi un maggiore tasso di sicurezza.

Ora la palla passerà alle famiglie e l'infettivologo Matteo Bassetti preallerta i genitori: "Ora i genitori possono portarli negli hub e in tre mesi abbiamo il tempo per immunizzarli e in questo modo rendere le scuole sicure a settembre. Mi auguro che il sentimento no-vax di alcuni genitori non venga fuori, altrimenti si deve agire perché è evidente che la scuola deve essere sicura. Quindi come abbiamo fatto in passato mettendo l'obbligo per alcuni vaccini, dopo una prima fase di osservazione, se le immunizzazioni anti-covid tra 12-15 anni non decollano si dovrà pensare ad un obbligo".