Farmaco Udca nuova arma contro il Covid? Matteo Bassetti lo stronca: "Una bufala"

L'infettivologo non ha dubbi: "Non torniamo a commettere gli errori fatti nel 2020 con idrossiclorochina e ivermectina. Questa è antiscienza"

L'infettivologo Matteo Bassetti

L'infettivologo Matteo Bassetti

Un vecchio medicinale per curare patologie biliari come "arma segreta" contro il Covid? Il boom di richieste riguardante l'Udca (acido ursodesossicolico) in Cina, alle prese con una fase di recrudescenza dell'epidemia da coronavirus, è stato accolto con grande scetticismo dagli esperti. Tanto che Matteo Bassetti, il direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, fra i più noti specialisti italiani del settore, non esita a bollare l'ipotesi di un'efficacia del farmaco per il fegato contro il Covid come una "bufala".

Ritorno a vecchi errori

Per Bassetti, ascoltato da Adnkronos Salute, c'è il rischio di farsi attrarre nuovamente da false speranze. L'attenzione per l'Udca, motivata anche da uno studio pubblicato su Nature, "è il segnale che a distanza di tre anni si ricommettere l'errore già commesso con l'idrossiclorochina o con l'invermectina". Con una piccola differenza, spiega Bassetti, "gli errori commessi nel 2020 erano anche 'giusti' perché si cercavano rimedi per un virus che non si conosceva. Usare l'acido ursodesossicolico (Udca) ora è un errore imperdonabile perché prima di usare un farmaco sugli esseri umani bisogna fare studi di Fase 2 e Fase 3 e dimostrare che i risultati siano migliori della terapia standard con gli antivirali o i monoclonali. Mi sembra la bufala Covid del 2023, è l'antiscienza".

Nessuna prova dell'efficacia

Fra i principali produttori mondiali di acido ursodesossicolico, tra l'altro, c'è una realtà italiana, Ice Group, con base a Reggio Emilia, acquisita dal Fondo internazionale d'investimento Advent International nell'ottobre del 2019. "L'acido ursodesossicolico è un farmaco che si usa per il fegato e che in uno studio su 'Nature', in vitro, ha dimostrato di funzionare contro il Covid e le sue varianti, ma non è stato mai fatto uno studio sui pazienti - avverte Bassetti - Dobbiamo fare molta attenzione: non basta un lavoro, anche se pubblicato su una rivista come 'Nature'. Altrimenti - conclude - si finisce che vale anche la cura con l'incenso o con il corno di rinoceronte".