Turisti prigionieri a Lampedusa: la fuga dall’isola costa carissima

Costretti a pagare il biglietto di ritorno ma i prezzi sono alle stelle

Turisti bloccati in aeroporto

Turisti bloccati in aeroporto

Milano, 19 settembre 2016 - Settecento persone rimaste a terra. Chi a Orio al Serio, chi a Parma, chi, ancora, a Lampedusa. Una prima "conta" arriva dall’aeroporto dell’isola siciliana, che sabato ha dovuto far fronte a centinaia di vacanzieri che sventolavano un biglietto in mano, pagato con netto anticipo. Sulla pista però il loro aereo non c’era. Si erano appoggiati a un tour operator - TourgesT - che, a sorpresa, ha cancellato tutti i voli del 17 settembre da e per Lampedusa. Avevano acquistato un pacchetto da sabato a sabato. Con una nota e via mail il tour operator aveva comunicato che "a causa dei gravi accadimenti delle ultime settimane, Tourgest.com è costretta suo malgrado a cancellare l’attività", puntando il dito sul "grave colpo inferto da Air Partner e dal suo Vettore Operativo". Ma Air Partner, che aveva fornito alcuni voli charter da maggio al 31 luglio, contattato, ha spiegato di essere completamente estraneo alla vicenda avendo disdetto già il 15 luglio – per problemi nella 2modalità di pagamento", – il contratto col tour operator siculo. Turbolenze e voli in sospeso c’erano già stati nel mese di luglio. Mistral Air aveva comunicato la cancellazione di alcuni charter per Lampedusa e Catania su richiesta della stessa Air Partner "a seguito di irregolarità dei pagamenti da parte del suo cliente tour operator che aveva richiesto i suddetti voli". TourgesT il 22 luglio aveva però riconfermato i voli, comunicando che la programmazione sarebbe stata garantita "grazie alla collaborazione con Czech Airlines, Neos Air Mistral Air e Alba Star". I voli "spariti" sabato restano un mistero. TourgesT, contattata più volte, al momento non risponde. Così molti dei milanesi in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio hanno rinunciato alle tanto attese ferie settembrine, altri hanno preso un biglietto last minute su un volo di linea per non rinunciare al soggiorno e al mare, con la speranza di rivalersi poi sul tour operator che li ha "abbandonati". I più fortunati hanno speso 850 euro in due solo andata, partendo da Bologna. Da Lampedusa invece c’è chi è riuscito a rientrare a Milano sborsando altre 350 euro, ma in serata i prezzi erano già saliti alle stelle: 600 euro solo andata. Nessun volo disponibile nella giornata di ieri verso gli scali lombardi, oggi il più economico costa 367 euro, parte all’alba, arriva a Linate dopo 7 ore e 35 minuti perché fa scalo, ma ci sono voli anche da più tappe e si può arrivare a spendere 1.124 euro. Al caos TourgesT, sempre a Lampedusa, si è aggiunto l’imprevisto nella serata di sabato di un’altra compagnia aerea. "Sono rimasti a terra in 130 per un guasto tecnico – spiegano dal residence Alba d’Amore – ma in questo caso sono stati tutti riprotetti in hotel dalla compagnia e sono ripartiti".

"Allarme rientrato, almeno per questa settimana", spiegano dall’aeroporto di Lampedusa. Non dovrebbero esserci più persone bloccate sull’isola. "Domenica non è venuto nessuno a chiedere informazioni e voli alternativi", spiegano al centralino. Sabato dalla Sicilia non riuscivano a rientrare circa trecento persone: chiamavano il tour operator ma una musichetta li teneva in attesa. D’altronde la stessa TourgesT era stata netta nel comunicato pubblicato sul sito: "Trattandosi di cancellazione che coinvolge un numero ingente di passeggeri non si sta predisponendo alcuna riprotezione in assenza di una soluzione che sia omogenea per tutti passeggeri". Ciascuno ha dovuto cavarsela da solo. Resta l’incognita per sabato – visto che i pacchetti sono stati venduti anche per il 24 settembre – e per fine mese quando anche da Milano partiranno in tanti: c’è il Prix Italia.