Turbigo, la polemica: "Troppi stranieri: donne, proteggetevi"

È la premessa di una delibera di giunta per attivare i corsi di difesa personale per donne nel comune del Milanese

 Polemica a Turbigo sulla delibera comunale che promuove un corso di autodifesa per le donne

Polemica a Turbigo sulla delibera comunale che promuove un corso di autodifesa per le donne

Turbigo, 21 aprile 2018 - La frase, precisamente, recita così: «L’attuale contesto sociale turbighese è caratterizzato da pluralità di etnie e da evidenti sperequazioni reddituali che possono generare un degrado comportamentale che, seppure a livello ipotetico, si potrebbe concretizzare in episodi anche violenti». È la premessa di una delibera di giunta per attivare i corsi di difesa personale per donne nel comune di Turbigo, provincia di Milano. Una premessa che ha sollevato l’ennesimo polverone fra il sindaco Christian Garavaglia, già salito mesi fa sul ring della contesa politica per aver aumentato alle stelle la Tari per chi ospita profughi, e le opposizioni che hanno bollato come razzista il provvedimento.

La lista 'Turbigo da vivere' ha attaccato senza mezzi termini la nuova delibera di giunta: «Una dichiarazione del genere suona come l’ammissione di un fallimento da parte della giunta stessa - spiegano dai banchi della minoranza - . Quasi come se chi commette reati sia straniero e povero. La solita contrapposizione fra loro e noi, fra buoni e cattivi, fra il diverso, il povero per coprire tutto ciò che non funziona in paese».

E il paese ancora una volta si divide. La nutrita comunità pachistana da sempre viene vista con sospetto da parte dei residenti storici di questo paese dal glorioso passato industriale. Dal canto suo la giunta di centrodestra la propria posizione l’ha presa, varando per l’undicesima volta i corsi di difesa personale, con particolare attenzione al mondo femminile. «Le delibere di giunta le preparano i capi area e non il sindaco», chiarisce Garavaglia, che però sull’argomento non fa alcun passo indietro. «È da 11 anni che la nostra amministrazione sta organizzando corsi di difesa personale. Le continue drammatiche notizie che si apprendono dai media ci inducono ad organizzare ancora iniziative a difesa della legalità, delle donne e dei cittadini onesti». Secondo parte dei cittadini, la situazione in paese non sarebbe però così drammatica da far pensare ad una sorta di coprifuoco per le donne, costrette a difendersi dagli immigrati per non subire aggressioni.

Ma c'è anche chi ricorda una vicenda di qualche mese fa quando, un tunisino di 29 anni, dopo aver preso a bastonate un conoscente a Turbigo, avrebbe stuprato la compagna di lui, una 19enne italiana, mentre era presente in casa anche il figlio della coppia. Una storia di abusi e degrado, maturata proprio in paese. Una storia che ha avuto notevoli strascichi polemici anche a livello politico. Intanto sula vicenda si smarca il parroco del paese, don Pierluigi Albricci: «Penso siano questioni politiche sulle quali non voglio più dire niente. Quello che devono dire lo dirò in chiesa».