Truffa dei diamanti ai vip, un altro arresto

Milano, i soldi usati per comprare una villa e pagare anche le tasse arretrate. In cella il finanziere Maurizio Sacchi, indagata la compagna

Anche Vasco Rossi tra vittime

Anche Vasco Rossi tra vittime

Milano, 4 luglio 2020 - Ancora colpi di scena nell’inchiesta della Procura sulla maxi truffa di diamanti dai prezzi gonfiati ai danni di migliaia di compratori, tra i quali anche vip come Vasco Rossi, Federica Panicucci e Simona Tagli. I militari della guardia di finanza hanno infatti arrestato con l’accusa di autoriciclaggio Maurizio Sacchi, titolare del Dpi, società nel settore della promozione della vendita di diamanti che opera soprattutto nel Nord Italia. Insieme a lui è stata denunciata la compagna, per riciclaggio. Secondo gli investigatori, tra le altre cose, la coppia avrebbe investito somme provenienti dalla truffa con sofisticate operazioni finanziarie. Circa 2,5 milioni di euro sarebbero stati impiegati per l’acquisto di una villa con piscina a Porto Recanati (Macerata), che è stata poi sequestrata, altri sette sarebbero stati utilizzati da Sacchi per regolarizzare, attraverso l’istituto del ravvedimento operoso, la propria posizione fiscale.

L’arresto è uno sviluppo dell’inchiesta del pm Grazia Colacicco, che già nel febbraio 2019 aveva portato al sequestro di beni per oltre 700 milioni e nel gennaio 2020 al sequestro di quote societarie e attività finanziarie per circa 34 milioni di euro. Nei giorni scorsi era stato arrestato l’imprenditore Nicolò Maria Pesce, 43 anni, milanese che opera nel settore finanziario con società di consulenza: anche in quel caso avrebbe riciclato oltre 20 milioni di euro, una porzione dei presunti profitti illeciti per circa 500 milioni di euro scoperti in precedenza nell’indagine denominata "Crazy diamond" chiusa nei mesi scorsi, in vista della richiesta di processo, a carico di 87 persone e sette società, tra cui alcune banche. Pesce è accusato di aver ricevuto "in più tranche" da Sacchi gli oltre 20 milioni di euro da ripulire e, per l’accusa, sarebbe stato a conoscenza "delle vicende giudiziarie" in cui era coinvolto. Vicende di cui parlava con l’avvocato ed ex senatore di FI Giancarlo Pittelli, arrestato a dicembre in un’inchiesta sulla ‘ndrangheta, legale dello stesso Sacchi. In un’intercettazione del febbraio 2019 agli atti dell’inchiesta, Pittelli "informava" Pesce di un sequestro: "Dpi sequestrata ... questa mattina ... un gran casino c’è anche il riciclaggio (...) quindi fai attenzione". E ancora: "La questione di Sacchi è molto molto seria e lui non capisce nulla". E Pesce replicava: "Lui deve stare fermo e zitto adesso".