Truffa dei diamanti, 140 lodigiani beffati: "Ma i rimborsi ci saranno"

Investitori in ansia, ma arrivano rassicurazioni: "Il fallimento Idb al massimo ritarderà le transazioni"

Un diamante

Un diamante

Milano, 22 febbraio 2019 - Una famiglia lodigiana era arrivata a investire 500mila euro nei diamanti. Sono 140 i risparmiatori lodigiani coinvolti nel caso della truffa dei diamanti che martedì ha portato al sequestro di 700 milioni da parte della Guardia di finanza di Milano a cinque banche. Da aprile a oggi sono tanti i lodigiani che si sono rivolti alla Federconsumatori Lodi perché vittime della presunta truffa. Il sequestro è stato eseguito a carico di 7 persone indagate e di 7 enti, ossia le 5 banche e le due società Intermarket Diamond Business spa (Idb) – dichiarata fallita a gennaio dal tribunale di Milano – e Diamond Private Investment spa (Dpi), per le ipotesi di truffa aggravata e autoriciclaggio.

Nell’inchiesta – una settantina di indagati in totale – è contestato anche il reato di corruzione tra privati. Tra gli indagati, con l’ipotesi di autoriciclaggio, figurerebbe anche il direttore generale di Banco Bpm, Maurizio Faroni. I FATTI risalgono, almeno per i casi lodigiani, al periodo tra il 2008 e il 2014. E dal canto proprio Banco Bpm sottolinea che le indagini «si riferiscono all’attività di segnalazione a Idb della clientela interessata all’acquisto di diamanti nel periodo che va dal 2003 al 2016 e dunque prima della data della fusione tra Banco Popolare e Bpm». Il rifugio nei diamanti a molti era sembrata una buona strada. A suggerire l’operazione erano stati gli stessi consulenti bancari parlando di «investimento sicuro». I lodigiani hanno investito da 8mila a 500mila euro. Peccato che, oggi, si è scoperto che quei diamanti hanno valori fortemente svalutati e i cittadini non riescono neanche a venderli. In tanti si sono rivolti a Federconsumatori Lodi.

«L’indagine penale non ci sorprende - spiega il presidente di Federconsumatori Lodi, Umberto Poggi -. Ora stiamo gestendo le pratiche dei tanti risparmiatori che hanno subito un danno enorme». Quello penale è solo l’ultimo risvolto di una vicenda complicata. A gennaio il tribunale civile di Milano ha dichiarato il fallimento della Idb. Ma per Poggi il «fallimento di Idb non avrà alcun effetto per ciò che riguarda il diritto ai rimborsi, neanche per chi aveva lasciato il diamante in custodia alla società, ma potrà solamente ritardare la conclusione delle transazioni e, quindi, dei rimborsi». © RIPRODUZIONE RISE