Trombosi e vaccini: "Casi simili con l'eparina"

Reazioni simili, ma rarissime, con i sieri a vettore virale come con il farmaco anti coagulante: studio su Nature. "Ma per roa solo ipotesi"

Fiale di AstraZeneca

Fiale di AstraZeneca

Vaccini e rischio trombosi, uno studio paragona i rari effetti di alcuni sieri con quelli di un farmaco anti coagulante. Sui problemi di coagulazione che si sospetta possano essere causati dai vaccini anti Covid che utilizzano un vettore virale (è il caso di AstraZeneca e di Johnson&Johnson) assomigliano a quelli che possono essere causati, in un numero comunque raro di casi, dall'eparina, usato come farmaco anti coagulante. Tuttavia sul possibile meccanismo biologico alla base del fenomeno si possono ancora fare solo delle ipotesi. E' quanto scrive in un articolo su Nature Sabine Eichinger, ematologa dell'università di Vienna,  che ha notato la possibile correlazione.

La scienziata spiega che nei casi finiti sotto osservazione c'è una combinazione di trombi, che si formano in luoghi atipici come il cervello e l'addome invece che nelle gambe, e di deficienza di piastrine, che favoriscono la coagulazione. Un fenomeno simile alla cosiddetta "trombocitopenia indotta dall'eparina", una reazione rarissima al farmaco. "Su cosa potrebbe scatenare la reazione però ci sono solo ipotesi - spiega Eichinger -. Forse è qualcosa nel vettore, forse uno degli eccipienti del vaccino, forse qualcosa nel processo di produzione".

L'Ema ha chiesto ad AstraZeneca diversi test di laboratorio ma sta anche supportando due distinti gruppi di ricerca indipendenti in Olanda, incaricati di far luce su possibili correlazioni tra vaccino e problemi di coagulazione, che dovrebbero dare i primi risultati entro un paio di mesi.