Caos Trenord, vertice a Roma. Fontana: "Diffidare l'azienda? Non risolverebbe i problemi"

Incontro al Ministero. Al governatore non piace la proposta dei comitati dei pendolari di aprire un contenzioso

REGIONE Il governatore Attilio Fontana (Newpress)

REGIONE Il governatore Attilio Fontana (Newpress)

Milano, 13 novembre 2018 - «Con in contenziosi non si risolvono i problemi». Così Attilio Fontana risponde ai Comitati dei pendolari lombardi, che nei giorni scorsi hanno chiesto alla Regione di diffidare Trenord, l’azienda del trasporto ferroviario lombardo, in ragione degli standard del servizio offerto. Una diffida che, nell’ottica dei comitati, potrebbe aprire trattative con altri operatori. Una strada, questa, che non convince il presidente della Regione: «Sono tutte proposte che vanno nella direzione di creare contenziosi – risponde Fontana –. Bisogna capire se vogliamo fare causa a Trenord per avere la soddisfazione di vederla magari condannata senza che possa risolvere i problemi o se invece vogliamo risolvere i problemi. Da lombardo penso sia meglio affrontare i problemi e risolverli».

Proprio mercoledì 14 novembre il governatore incontrerà Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme ai vertici di Trenitalia, Rfi e della stessa Trenord. Un incontro espressamente dedicato al trasporto ferroviario lombardo, esattamente come la seduta odierna del Consiglio regionale, a sua volta preceduta da una manifestazione di protesta del Pd e dei comitati, che si ritroveranno fuori dal Pirellone al motto: «Non un treno di meno». Il momento è caldo. «Quello relativo ai treni regionali non è un problema che si risolve in tre giorni – riprende, allora, il governatore – e non è che abbia sentito proposte alternative credibili. C’è chi dice che bisogna fare una gara: è un’ipotesi, ma se si fa la gara vuol dire che per due anni non si può fare niente. Lanciare grandi slogan è facile, risolvere problemi è un po’ più complicato». Tra sabato e domenica non sono mancate frecciate tra la Regione e lo stesso Toninelli, al quale si è chiesto di fare in modo che siano il Gruppo Ferrovie dello Stato e la controllata Rfi ad investire sui binari lombardi: «Con il ministro nessuna polemica – smorza ora Fontana –, ho chiesto chiarimenti e ho semplicemente detto che conosco un po’ meglio di lui le questioni che attengono alla nostra Regione. Probabilmente le sue dichiarazioni a proposito di una presunta cattiva gestione di Trenord da parte della politica sono frutto di disinformazione».