Treno più bici, la primavera è vicina e mette le ali alla voglia di viaggiare

Gabriele

Moroni

Le giornate invernali hanno messo in letargo la questione treno+bici. Ma la primavera arriva molto prima di quanto non si pensi e il problema di chi vorrebbe utilizzare la bicicletta con il treno riesploderà insieme al crescente sviluppo del settore del cicloturismo. Con punte del +40% di incremento nel 2021, in zone come i laghi di Garda e di Como (dati Expedia), il settore del cicloturismo dimostra di essere una vera gallina dalle uova d’oro per il rilancio del turismo e delle economie locali.

Il cicloturismo non vive di soli percorsi ciclabili, ma ha necessità di servizi. Il trasporto treno+bici è uno dei servizi essenziali per "allungare" il viaggio e raggiungere in giornata anche località non facilmente accessibili in bici.

Giulietta Pagliaccio

Fiab (Federazione

italiana ambiente bicicletta)

Coordinamento Lombardia

CTreno e bicicletta. Binomio prezioso e difficile. Prosegue la mail: "La Regione Lombardia, con l’incongruo divieto di trasporto biciclette sui treni regionali, non sembra interessata a questo segmento che, oltre a portare economia diffusa sui territori, permette di fare turismo all’insegna della vera sostenibilità: cosa c’è di meno inquinante di un viaggio in bicicletta, combinato con un tratto in treno? Trenord e Regione non possono sottrarsi all’impegno di incentivare un nuovo modello di mobilità. Modernizzare il materiale rotabile, attrezzare treni per accogliere grandi gruppi, almeno lungo tratte di particolare interesse, adeguare le stazioni per l’accesso facilitato ai binari a chi ha bicicletta e bagaglio, parcheggi sicuri per chi lascia la bicicletta in stazione: sono solo alcune delle iniziative indispensabili per scegliere di lasciare l’auto a casa".

mail: gabrielemoroni51@gmail.com