Linea Milano-Varese, i pendolari: "I treni? Un’odissea intollerabile"

La testimonianza di un viaggiatore: ritardi e soppressioni quotidiani

A volte è difficile salire sui treni della linea S5

A volte è difficile salire sui treni della linea S5

Milano, 15 marzo 2018 -  «Io, pendolare da 15 anni, stanco di essere preso in giro». Scrive alla nostra redazione Andrea, un pendolare legnanese che ogni giorno si reca per lavoro a Milano. Ieri mattina il treno 23025, delle 7.54 preso alla stazione di Canegrate, è diventato per lui un vero e proprio tormento. «È indegno e impensabile che fra Rho e Milano Certosa questo treno abbia accumulato oltre trenta minuti di ritardo, rimanendo fermo sui binari senza alcuna giustificazione plausibile per i tanti viaggiatori che erano a bordo».

Una situazione che secondo Andrea capita spesso: «Non c’è giorno che non ci siano ritardi più o meno lunghi. Ormai andare a Milano in treno negli orari di punta è diventato un supplizio per utenti che come me nella metropoli lombarda devono andare per lavorare. Io perdo tempo e soldi senza che nessuno mi spieghi il perché di questi ritardi continui». Il pendolare lamenta anche scarsa informazione: «Noi paghiamo abbonamenti fatti in anticipo, che si uniscono al danno che subiamo in maniera quotidiana. Ogni giorno salgo sul treno a Canegrate alle 7.54 e dopo più di un’ora non sono ancora arrivato a Milano. È una vergogna». I treni che passano negli orari di punta si susseguono di pochi minuti e basta quindi il ritardo di uno dei convogli per far attendere gli altri, in una serie di ritardi che poi si accumulano. «Il fatto poi di dover chiedere notizie è di per sè frustrante. All’interfono poi non risponde mai nessuno. Ormai chi prende il treno sa quando sale, ma mai quando scenderà». Uno sfogo che molti pendolari che hanno avuto la medesima disavventura hanno fatto anche sui social network: «Ormai è un caos tutte le mattine, soprattutto negli orari di punta. Siamo stanchi dei carri bestiame a fronte di abbonamenti strapagati per il servizio che ci viene offerto».