Lombardia, superticket sanitario: pagherà solo chi viene da fuori

Galli a tutto tondo sull'autonomia in vista dell'incontro con il Governo

Stefano Bruno Galli (Autonomia)

Stefano Bruno Galli (Autonomia)

Milano, 19 luglio 2018 - L'obiettivo resta quello indicato dal presidente della Regione, Attilio Fontana: «Chiudere la trattativa con il Governo entro Natale». Il prossimo incontro con l’esecutivo, in particolare con il ministro Erika Stefani, avverrà a breve: «Tra mercoledì e giovedì della prossima settimana». Nel frattempo, però, le richieste della Regione si sono affinate. Il tema, non si fosse capito, è quello dell’autonomia. E a parlarne è Stefano Bruno Galli, l’unico assessore di una Regione a statuto ordinario che può esibire una delega esplicita all’Autonomia: «Una prova di quanto crediamo alla causa» spiega lui.

La piattaforma rivendicativa con la quale si presenterà a Roma, insieme a Fontana, è la risoluzione approvata quasi all’unanimità dal Consiglio regionale il 7 novembre del 2017, tradotto: «Chiederemo di avere autonomia su tutte e 23 le materie per le quali la Costituzione autorizza tale richiesta» sintetizza l’assessore. Non senza discernere alcune priorità. Da qui l’affinamento delle richieste: «In questi mesi – fa sapere Galli – abbiamo individuato in ogni assessorato un dirigente che facesse da referente sull’autonomia, che ci indicasse quali delle materie inerenti il proprio assessorato possano essere trasferite in blocco dallo Stato alla Regione. A ognuno di loro ho chiesto di andare oltre Onida, vale a dire: di andare oltre quello che nella dialettica tra Stato e Regioni era stato riconosciuto alle seconde dall’ultimo presidente della Corte Costituzionale sensibile alla causa regionalista. Qui non si tratta di recuperare quello che Onida ci aveva riconosciuto e che i suoi successori, più sensibili alle ragioni dello Stato, ci hanno poi tolto. Qui si tratta di andare persino oltre, di immaginare il destino delle Regioni non semplicemente il loro futuro. Ogni dirigente – riprende Galli – doveva consegnare il report relativo al proprio assessorato entro il 29 giugno e così è stato. In queste settimane abbiamo lavorato sulle loro schede». E nella trattativa col Governo si partirà proprio da queste, proprio dalle materie trasferibili per intero al livello regionale.

Galli ne cita due, di non poco conto: «L’organizzazione dell’istruzione e della formazione professionale e l’organizzazione della sanità. Che significa nel concreto? Significa che il reclutamento degli insegnanti potrà avvenire su base regionale, potrà essere coordinato dalla Regione insieme all’Ufficio Scolastico Regionale. E altrettanto vale per il reclutamento dei medici di base». Ma sul fronte sanità si può fare anche qualche passo in più: «Ottenuta l’autonomia potremo far pagare il superticket solo a chi viene a curarsi in Lombardia ma risiede in altre regioni. È un provvedimento al quale si fa riferimento nell’accordo preliminare». In questo modo lo stesso Fontana potrebbe concretizzare quello che è stato un impegno proferito nell’ultima campagna elettorale. Per ora il superticket è stato ridotto. Quanto alla Cultura, altra delega di Galli insieme all’Autonomia, l’assessore spiega di voler «trasformare in competenze esclusive della Regione le competenze che oggi sono invece concorrenti e di voler trasformare in concorrenti le competenze che oggi sono esclusivamente dello Stato. L’obiettivo è creare una Sovrintendenza Regionale che gestisca e promuova per proprio conto i siti di interesse storico, culturale ed archeologico della Lombardia, quale quello dell’arte rupestre in Val Camonica». Ultimo ma non meno importante, il capitolo tasse: «Abolire il bollo auto, una volta ottenuta l’autonomia, come ha detto Fontana, è possibile anche se l’introito attuale della tassa è di 1 miliardo di euro. Più in generale, quanto al fisco, vale quanto segue: una volta individuata la regionalizzazione della spesa, la quota parte della Lombardia dovrà essere trasferita alla Regione, che può utilizzare le risorse meglio dello Stato perché i servizi costano meno e la qualità è più alta». giambattista.anastasio@ilgiorno.net