Terza dose vaccino anti Covid: domande e risposte

E' davvero importante fare la terza dose? Ci sono rischi o effetti collaterali? A chi è consigliata? A queste e ad altre domande cerchiamo di rispondere per fare chiarezza

Vaccino

Vaccino

"Lavoreremo la prossima settimana per allargare la dose booster, di richiamo, a ulteriori fasce generazionali". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa sul proseguimento della campagna vaccinale. "Sui vaccini abbiamo numeri importanti", ha spiegato. "Abbiamo l'86,45% di prime dosi. Stiamo accelerando anche sulle terze dosi, e questo è il terreno su cui concentrare tutte le energie. Completare le prime dosi e accelerare sulle terze dosi".Le domande sulla terza inoculazione sono però molte e così anche perplessità e paure. Con questo articolo proviamo a fare chiarezza.

Le regole in Italia

Il ministero della Salute, dove aver sentito gli esperi in materia e l'Aifa (l'Associazione Italia del Farmaco) ha deciso ufficialmente di somministrare la terza dose a chi ha problemi del sistema immunitario da 28 giorni dopo la seconda inoculazione. LA terza dose viene inoltre somministrata a tutti coloro che sono ricoverati nelle Rsa e alle persone con più di 80 anni, non prima però di 6 mesi dalla conclusione del primo ciclo vaccinale. In questo caso si parla di "booster", cioè di una sorta di rinforzo che serve ad aiutare il sistema immunitario a tenere sempre alte le difese contro il Covid. In un momento successivo la terza dose verrà estesa anche ai lavoratori della sanità over 60, a rischio perché con patologie o esposti.

Con la terza dose aumentano i rischi collaterali?

A detta degli esperti no, perché i rischi collaterali rimangono sempre gli stessi. In Israele, dove sono state fatte milioni di somministrazioni e diversi studi, non se ne sono registrati in più a quelle che si erano visti con le prime dosi. I casi molto rari di miocarditi, riguardano giovani, una categoria alla quale al momento non si sta facendo  la terza dose. 

Ha senso fare la terza inoculazione agli under 80?

Studi recenti dimostrerebbero che al momeno non è ancora necessario farla a chi ha meno di 80 anni senza problemi di salute. Gli immulogi credono che in questa fase sia importante piuttosto aiutare chi è immunodepresso o debole per evitare che possa ammalarsi per poi passare gradualmente alle altre categorie di persone, passando prima per quelle più a rischio e poi mano a mano scendendo di età, esattamente come è stato fatto finora

La terza dose può essere utile ai giovani?

Sempre a detta dei principali esperti, la terza dose nel mondo dei vaccini è la regola e quindi potrebbe essere decisamente utile per contenere il contagio farla anche ai più giovani. 

Ci sono abbastanza vaccini per fare la terza dose a tutti?

Sì, al momento le Regioni ne hanno da parte una quantità importante, circa 13,5 milioni di dosi, ma ci saranno altre consegne.

Dove viene somministrata?

Le Regioni stanno dismettendo gli hub perché la domanda è calata. Il commissario per l'emergenza, generale Francesco Figliuolo, ha detto che si continueranno ad utilizzare queste strutture e i centri vaccinali. In generale tutte le amministrazioni stanno rivedendo l'offerta e coinvolgendo anche i medici di famiglia e le farmacie, dove ci si potrà rivolgere per avere la nuova somministrazione. I fragili e gli immunodepressi saranno invece chiamati dai centri che li seguono.

Diventerà obbligatoria per tutti?

No, al momento in cui scriviamo non ci sono previsioni in questo senso, nemmeno per il personale sanitario, cioè l'unica categoria per la quale era scattato l'obbligo di fare le prime due dosi.

La terza inoculazione darà diritto al Green Pass?

Ancora non ci sono disposizioni che lo prevedano. Va ricordato che al momento il certificato verde dura per un anno dopo la seconda dose, quindi teoricamente è valido anche per alcuni mesi successivi alla terza, se viene fatta poco dopo il limite dei sei mesi. Probabilmente il governo farà un atto specifico per prolungare la durata del documento.