Terza ondata Covid, Pregliasco: "Picco a fine marzo, anche 40mila contagi al giorno"

Il virologo avverte: un lockdown prolungato sarebbe più efficace ma insopportabile, forse andrebbe bene anche un coprifuoco anticipato, alle 20 o alle 21

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco

E' atteso per la seconda metà di marzo il picco di contagi di quella che, a tutti gli effetti, appare la terza ondata Covid. Ne è certo, dati alla mano, Fabrizio Pregliasco, virologo Unimi e direttore sanitario dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. "Siamo alla terza ondata, o almeno ad un rigurgito della seconda - osserva il virologo intervenendo a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1 -. I ricoveri e le terapie intensive sempre più piene, il che fa pensare ad un possibile picco alla fine di marzo. I modelli matematici per i contagi ci dicono che rischiamo di arrivare anche a 40mila al giorno". Numeri che fanno paura, anche per questo il Comitato tecnico scientifico  ha suggerito al Governo misure più stringenti per contenere i contagi, a partire da un ulteriore giro di vite nelle zone gialle e in quelle rosse, dove nel fine settimana si dovrebbe andare verso un lockdown totale.

 "Le restrizioni nel  weekend possono aiutare - aggiunge Pregliasco - anche se capisco non piacciono, ma speriamo di essere all'ultimo miglio. Il lockdown prolungato sarebbe più efficace e rapido ma mi rendo conto anche che sarebbe insopportabile. Forse potrebbe essere molto efficace anche un coprifuoco anticipato, alle 20 o alle 21". Per quanto riguarda invece la vaccinazione, Pregliasco confida che si potrà realmente "attuare su grande scala nel prossimo futuro. Però - avverte il virologo - dobbiamo a mio avviso stringere i denti per uno o 2 mesi, durante i quali è necessario adottare nuove restrizioni" per contenere la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 e delle sue varianti.