Terza dose vaccino: call center, telefonate, farmacie, postini. Le scelte delle Regioni

Come ci si organizza per la somministrazione del "booster": grande disomogeneità nell'accesso fra le varie zone d'Italia

Terza dose: campagna avviata con qualche difficoltà (Archivio)

Terza dose: campagna avviata con qualche difficoltà (Archivio)

Regioni in ordine sparso sulla prenotazione della terza dose del vaccino anti-Covid. Secondo un'indagine effettuata da Cittadinanza attiva per l'Ansa, realizzata raccogliendo i dati nei portali internet di tutte le regioni italiane, c'è grande disomogeneità in merito alle modalità di accesso alla cosiddetta dose "booster". Poche hanno attivato la chiamata diretta e sola una prevede a questo scopo il coinvolgimento dei medici di famiglia. Ma non mancano modalità, nuove ed originali per la prenotazione del vaccino: non solo tramite Cup e farmacia ma anche con il portalettere o lo sportello PostaMat, che aprono scenari innovativi per l'accesso dei cittadini ai servizi.

Informazioni e obiettivi

Il primo dato che emerge dall'indagine, aggiornata al 29 ottobre, è che ogni Regione ha dedicato una parte del proprio sito istituzionale, o un portale specifico, alla vaccinazione anti-Covid e la gran parte delle regioni possiede piattaforme tramite le quali è possibile procedere direttamente alla prenotazione on line. Vi è omogeneità in tutte le regioni anche in merito alle categorie target di persone che sono sottoposte in questa fase alla terza dose in base alle categorie indicate nella circolare del ministero della Salute: persone con compromissioni del sistema immunitario, over 80, personale e ospiti di Rsa, operatori sanitari over 60 anni o vulnerabili a forme di Covid-19 grave.

Caos accessi

Di contro, vi è una grande disomogeneità in merito alle modalità di accesso al vaccino. Nel dettaglio, solo la Valle d'Aosta sta procedendo tramite l'Usl al richiamo di tutti coloro che rientrano nelle categorie target. Questa modalità, definita "chiamata diretta" e che rappresenta lo strumento più incisivo, è prevista in Emilia Romagna e Piemonte solo per i fragili, in Toscana per i trapiantati e gli immunocompressi, nel Lazio per gli over 80 già vaccinati a domicilio.

In Campania e Basilicata non è necessaria la prenotazione, tutte le persone che appartengono alle categorie target si possono presentare agli hub e ai centri vaccinali con la propria tessera sanitaria: questa modalità, detta "accesso diretto", in Piemonte è prevista per gli over 60 e in Toscana per gli over 80. In tutte le regioni, ad eccezione di Basilicata, Campania e Valle D'Aosta, è possibile prenotare la terza dose on line.

Alcune regioni, però, mettono anche a disposizione anche un call center per la prenotazione e il servizio di Cup e Cup on line. Inoltre, in Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Toscana (solo over 80) e Umbria, si può prenotare il vaccino in farmacia. Soltanto in Toscana, gli over 80 possono prenotare il vaccino anche dal medico di medicina generale. Infine, in Abruzzo, Marche, Sardegna, Lombardia risultano inedite ed innovative modalità di prenotare il vaccino tramite lo sportello Postamat, inserendo la propria tessera sanitaria, e tramite il Portalettere dotato di palmare.

Il ruolo dei medici di base

"All'avvio della campagna vaccinale di gennaio 2021, CittadinanzAttiva aveva condotto un'indagine sui siti regionali, e rispetto ad allora sono stati fatti passi in avanti. Oggi, - Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva - con estrema facilità ogni cittadino può accedere, tramite il sito internet della propria regione, alle informazioni relative alla vaccinazione. Sono aumentate le modalità di convocazione e questo è un indubbio vantaggio per i cittadini, che andrebbe tra l'altro esteso anche alle prestazioni sanitarie ordinarie. Tuttavia non ovunque è garantita la stessa varietà nelle modalità di prenotazione. Andrebbe estesa in particolare la convocazione diretta, e ancor più tramite i medici di medicina generale (prevista per ora solo in Toscana), perché gli stessi potrebbero dare informazioni aggiuntive ai pazienti».