I 10 terremoti più forti nella storia d'Italia: le zone sismiche e dove si rischia di più

Da Messina al Friuli gli eventi sismici più devastanti del nostro Paese

La mappa dei terremoti in Italia nel 2019

La mappa dei terremoti in Italia nel 2019

L'Italia è un paese ad elevato rischio sismico. Tanti i terremoti, anche devastanti, che hanno colpito la Penisola nel corso degli anni, anche recentemente. 

Le regioni e il rischi sismico

L'Italia è divisa in tre zone con differente rischio sismico. Le regioni con un maggiore rischio sismico sono: Zona 1 (rischio alto): Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Sicilia. Zona 2 (rischio medio alto): Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Zona 3 (rischio medio basso): Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte.​​

Le zone più "pericolose"

Detto che l'Italia è tutta a rischio sismico ci sono aree, dove si sono verificati i terremoti più violenti nel corso degli ultimi secoli, la zona centro-meridionale dell'Italia, lungo la dorsale appenninica, è quella che registra la sismicità più alta. In particolare alcune zone dell'Umbria, delle Marche, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia sono considerate al alto rischio sismico. C'è da aggiungere poi una parte del Friuli.

Perché

La sismicità della Penisola italiana è legata alla sua particolare posizione geografica, perché è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive (quelle ad esempio a cui è dovuta la formazione delle Alpi), che causano una sovrapposizione degli strati di roccia. I movimenti che ne conseguono sprigionano moltissima energia che a volte si manifesta attraverso i terremoti. Le faglie che "tagliano" longitudinalmente e verticalmente il Paese sono evidenziate anche dalla presenza di vulcani.

I terremoti più devastanti

Come riporta il sito isaacantisismica.com: in Italia il terremoto più forte è stato probabilmente quello che si è verificato nel gennaio del 1693 in Sicilia. Con una magnitudo di 7,4 è considerato il terremoto più forte mai avvenuto nella penisola. Interi paesi scomparsi, tsunami sulle coste. A Catania 16mila vittime su una popolazione di 20.000. L’area interessata dal terremoto ha interessato una superficie di circa 5600 kmq, distrutto 45 centri abitati e provocato 60000 vittime totali.

Naturalmente a incidere sugli effetti dei terremoti non c'è solo la magnitudo (la forza della scossa) ma anche il tipo di scossa (ondulatorio o sussultorio) la profondità dell'epicentro, il terreno (più o meno predisposto per trasmettere le scosse) e anche il tipo di costruzioni (antisismiche o meno).

I primi 10 terremoti più forti avvenuti in Italia

La classifica (sempre riportata da isaacantisismica.com)

  • Stretto di Messina, Sicilia – magnitudo 7,50 – 28 dicembre 1908.
  • Appennino centro-meridionale, Campania – magnitudo 7,30 – 05 dicembre 1456.
  • Basilicata, Basilicata – magnitudo 7,10 – 16 dicembre 1857.
  • Calabria meridionale, Calabria – magnitudo 7,10 – 05 febbraio 1783.
  • Calabria centrale, Calabria – magnitudo 7,10 – 27 marzo 1638.
  • Sannio, Calabria – magnitudo 7,10 – 05 giugno 1688.
  • Calabria centrale, Calabria – magnitudo 7,00 – 28 marzo 1783.
  • Calabria centrale, Calabria – magnitudo 6,95 – 08 settembre 1905.
  • Norcino, Reatino e Aquilano – magnitudo 6,92 – 14 gennaio 1703.