Terapie intensive Covid, crescita dell'occupazione in 5 regioni

Aumento dell'1% Abruzzo, Emilia Romagna, Sicilia, Umbria e Veneto. Stessa crescita in altre 5 aree dei reparti ordinari. La Sardegna: più posti letto

Un reparto di Terapia intensiva

Un reparto di Terapia intensiva

Resta sotto soglia del 10% la percentuale di saturazione delle terapie intensive, ferma al 4% su scala nazionale. Sotto soglia anche i reparti di area non critica, fissata al 15% e ferma al 5%, da parte dei malati di Covid secondo i dati di Agenas (l'agenzia per i servizi sanitari regionali) aggiornati a ieri. Tuttavia a livello locale il dato cresce, seppur solo dell'1%, in 5 regioni nelle terapie intensive che raggiungono questi livelli di occupazione: Abruzzo (2%), Emilia Romagna (5%), Sicilia (10%), Umbria (2) e Veneto (3%). Mentre scende, sempre dell'1%, l'occupazione in Puglia (al 4%) e in Lombardia (2). Per i reparti di area non critica si registra un aumento dell'1% in 5 regioni: Basilicata (8%), Calabria (13%), Liguria (4%), Bolzano (4%), Umbria (+1)

Sul fronte degli ospedali, la Sardegna, data come una delle regioni più vicine a un prossimo passaggio in zona gialla, si organizza. Lo fa con un piano, modulabile a seconda delle esigenze del momento, per avere a disposizione più posti letto Covid nei reparti ordinari ed eventualmente nelle terapie intensive se la pressione sugli ospedali dovesse continuare a crescere. Il programma è già stato definito da Ats che oltre alle degenze di Sassari (malattie infettive al SS. Annunziata) e Cagliari (due reparti all'ospedale Binaghi e due rianimazioni al Binaghi e al SS. Trinità) fa diventare reparto Covid i 42 posti delle Malattie infettive del Santissima Trinità, il terzo reparto che apre in città.

Per evitare inoltre che la pressione salga ulteriormente (ora secondo i dati Agenas è dell'11% in terapia intensiva e dell'8% in area non critica) sono già pronte nuove aperture. In particolare all'Aou di Sassari l'assistenza ai pazienti Covid è garantita nel reparto di Malattie infettive. Quando questa dovesse riempirsi, sarà la volta dell'unità operativa di Pneumologia. Soltanto qualora non ci dovesse essere più posto neppure qui il supporto arriverà dai reparti di Geriatria e Patologia medica del Santissima Annunziata.