Lombardia, al via le telecamere negli asili nido: ecco i fondi per installarle

La Giunta regionale ha approvato oggi le linee guida e uno stanziamento di 900mila euro per la realizzazione di progetti a favore dei minori

Asili nido in una foto d'archivio

Asili nido in una foto d'archivio

Milano, 1 aprile 2019 - Più sicurezza negli asili nido della Lombardia. La Giunta regionale ha approvato oggi le linee guida e uno stanziamento di 900mila euro per la realizzazione di progetti a favore dei minori che frequentano nidi e micro- nidi. Il provvedimento è così ripartito: 600mila euro per l'introduzione delle telecamere a circuito chiuso negli asili nido e altri 300mila euro per la formazione del personale, degli operatori e delle famiglie. Si tratta di una risposta concreta, proposta dall'assessore alle Politiche per la famiglia, volta a contrastare i fenomeni di maltrattamenti, con interventi mirati sia di prevenzione, attraverso un'adeguata formazione di chi presta servizio negli asili, sia di sicurezza attraverso l'installazione di telecamere di videosorveglianza, soprattutto dopo i recenti casi di maltrattamenti di bambini nei nidi di Cernobbio (Como) e Varzi (Pavia).

"Abbiamo lavorato molto a questo provvedimento - ha commentato l'assessore regionale alle Politiche per la famiglia, Silvia Piani - con l'unico obiettivo di tutelare i nostri bimbi, soprattutto dopo gli intollerabili episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi giorni in alcune strutture lombarde. Il nostro auspicio è che già con l'inizio del nuovo anno scolastico molte strutture si doteranno di questi sistemi, tenendo anche conto che Regione Lombardia garantisce un aiuto concreto e importante andando a coprire la quasi totalità dei costi (fino al 90%). Gli interventi di formazione previsti dal progetto hanno l'obiettivo di fornire agli educatori e alle famiglie strumenti capaci di individuare eventuali fenomeni di stress lavoro correlato per intercettare i problemi prima che si trasformino in comportamenti o gesti che non vorremmo vedere più".

Nessun obbligo di dotarsi di telecamere, per il momento. La richiesta sarà fatta dalle strutture su base volontaria. Possono accedere alla misura i nidi e micro- nidi pubblici e privati autorizzati al 31/12/2018. Le domande devono essere presentate direttamente alle Ats che erogheranno il contributo a consuntivo e in un'unica soluzione. Per ogni domanda ammessa a finanziamento sarà assegnato un contributo pari al 90% dei costi sostenuti fino ad un importo massimo di 5.000 euro. "Spero che avremo un numero sostanzioso di richieste - ha aggiunto Piani -. Tante strutture si sono gia' informate su come fare ad accedere e sono sicuramente interessate. Con l'inizio del nuovo anno molte si doteranno di questi nuovi sistemi. Bisognera' poi capire quanto sono grandi e quante telecamere serviranno". I nidi non diventeranno pero' un "grande fratello", ha assicurato l'assessore, e solo l'autorita' giudiziaria potra' avere accesso alle immagini. "Le telecamere saranno a circuito chiuso per cui non sara' un grande fratello, nessuno potra' vedere le immagini sullo smartphone da casa. Il tema non e' controllare chi lavora, ma accorciare i tempi tra il momento della denuncia e quello dell'acquisizione delle immagini".