Tangenti, si dimette anche Altitonante e i pm indagano su consulenza a società Lara Comi

Ancora sviluppi nell'inchiesta della Dda milanese. Sarebbe stato Caianiello a procacciare le consulenze alla società dell'eurodeputata di Forza Italia

Da sinistra: Caianiello, Lara Comi e Altitonante

Da sinistra: Caianiello, Lara Comi e Altitonante

Milano, 9 maggio 2019 - I pm di Milano stanno indagando su «contratti di consulenza» ottenuti, attraverso Gioacchino Caianiello, ex coordinatore di FI a Varese e ritenuto il «burattinaio» di un presunto sistema corruttivo emerso con gli arresti di martedì, da «una società riconducibile a Lara Comi», eurodeputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia di Varese. «Contratti di consulenza da parte dell'ente Afol città metropolitana» per un «totale di 38.000 euro». Lo si legge nella richiesta di custodia cautelare dei pm della Dda milanese.

Intanto Fabio Altitonante, indagato nella maxi inchiesta della Dda milanese per diversi episodi di corruzione e finanziamenti illeciti, che è agli arresti domiciliari da due giorni fa, si è dimesso dal suo incarico in Regione Lombardia - dove si occupava di rigenerazione e sviluppo area Expo - con una Pec inviata al presidente della Regione Attilio Fontana. Lo ha ha detto il suo legale, l'avvocato Luigi Galvani, che ha sottolineato come il suo assistito "respinga tutte le accuse a abbia scelto di fare un passo indietro per potersi difendere meglio nel processo". Altitonante affronterà domani mattina l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Raffaella Mascarino.