Green pass allarme Cgia: tamponi impossibili, lunedì 2 milioni di lavoratori a casa

L'analisi: farmacie e strutture dedicate non sono in grado di fare fronte alla domanda dei 3 milioni senza certificazione

Il controllo di un green pass

Il controllo di un green pass

Per chi non vuole vaccinarsi l'unica soluzione per continuare a lavorare è farsi un tampone e ottenere il green pass temporaneo. E alla scadenza ripeterlo e così via sino a quando sarà in vigore l'obbligatorietà di avere in certificato verde.  Milioni di test che farmacie e strutture pubbliche e private debbono eseguire. Ma, secondo la Cgia di Mestre non sono in grado. Già lunedì prossimo,  18 ottobre,  2 milioni di lavoratori potrebbero rimanere a casa perché impossibilitati a farsi il tampone per avere il Green pass.  Secondo la Cgia, infatti farmacie e strutture pubbliche/private dedicate a questo servizio non sono in grado di fare giornalmente un numero di test sufficienti per coprire la domanda. Secondo le stime del Governo sarebbero 3 milioni i lavoratori senza il certificato verde, il 13% degli occupati in Italia. Persone che per accedere al posto di lavoro entro fine anno dovranno fare ogni 2 giorni il tampone per avere il green pass. Attualmente l'offerta è molto inferiore: ieri, ad esempio, ne sono stati fatti 506 mila.

Lunedì il numero dei test eseguiti potrebbe salire fino a 700 mila (da sommare alle oltre 300 mila persone che per ragioni di salute non sono obbligate al possesso della certificazione), ma rimarrebbero senza pass in 2 milioni. Per la Cgia se il Governo ha deciso di consentire l'ingresso negli uffici e nelle fabbriche solo a chi ha il Green pass - e quest'ultimo è ottenibile attraverso il vaccino o il tampone - lo Stato deve garantire la possibilità di fare il tampone anche a chi non vuole somministrarsi il siero. Diversamente, lede il diritto al lavoro a milioni di persone.

Per la Cgia,  il Governo ha due possibilità: stabilire che il green pass si ottiene solo attraverso l'inoculazione del vaccino, eliminando così il problema dell'impossibilità di fare i tamponi a tutti, o mobilitare per esempio l'Esercito, la Protezione civile affinché vengano diffuse ovunque delle unità mobili in grado di fare i test, garantendo così a tutti il diritto di conseguire, anche se temporaneamente, il certificato verde.

La regione con più no vax è la Sicilia (24,3%) con 625.565 non vaccinati. Poi la Calabria (23,4%,226.745), la Provincia Autonoma di Bolzano (22,7%, 63.570), la Valle d' Aosta (21%,13.017) e le Marche (20,4%,156.724). Le regioni più virtuose, invece, sono: Lombardia (14,3% i non vaccinati), Lazio (14,2%) e Toscana (13,8%). Tra le 4 macro aree del Paese è il Sud con il più alto numero di non vaccinati (2.143.769, il 20% del totale della popolazione tra i 20 e i 59 anni). In Italia i "no vax»" in età lavorativa sarebbero 5.432.118.

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