Tamara Ecclestone, taglia da 7 milioni a chi recupera il suo tesoro rubato nel 2019

I responsabili fanno parte della banda dei milanesi: 3 sono stati condannati ma il bottino del valore di 20 milioni di sterline è scomparso

Tamara e Bernie Ecclestone

Tamara Ecclestone con il papà Bernie, ex “padre padrone” della Formula 1.

Milano, 25 luglio 2022 - Sei milioni di sterline a chi ritrova il suo tesoro. Tamara Ecclestone, l’ex modella unica erede delll’immortale Bernie, boss dela Formula Uno,  secondo la Bbc  ha offerto una ricompensa da capogiro - più di 7 milioni di euro - per ottenere  la restituzione dei suoi gioielli da 25 milioni di sterline che le furono rubati tre anni fa e sono ancora introvabili.

Il furto del secolo

Per il clamoroso furto del secolo nella villa londinese della Ecclestone, nel cuore della City, sono già stati condannati tre italiani   che stanno scontando nelle carceri inglesi pene da 8 a 11 anni di reclusione. Nel dicembre 2019, nel giro di dieci giorni, la banda ripulì, oltre a quella di Ecclestone, anche le lussuose abitazioni dell’allora allenatore del Chelsea Frankie Lampard e quella del defunto patron thailandese di un’altra squadra della premier inglese, il Leicester.

Caccia ai ladri

Nei giorni scorsi, stando alla Bbc, in un’intervista Tamara Ecclesone si è detta disponibile  alla maxi “taglia“  da 6 milioni di sterline pur di rientrare in possesso dei suoi gioielli che valgono  quattro volte tanto. L’ex modella ha detto che stava offrendo la ricompensa «in stile Mel Gibson dal film Ransom» per riavere i suoi preziosi (ma in quel caso il riscatto era per il rapimento di un figlio). Ecclestone si è impegnata a coprire «felicemente il 25% del valore di tutto ciò che la polizia è in grado di recuperare».

Il giallo del bottino

Il problema è che il bottino è sparito da tre anni insieme al quarto uomo della banda, da allora imprendibile. In cella, nel frattempo, sono finiti i lombardi Alessandro Donati e Alessandro Maltese, 43 e 44 anni, che hano annche confessato. E dopo di loro l’italo-slavo  Jugolsav Jovanovic, 23enne ma di grande esperienza. Il capo degli “uomini d’oro“ però, che per la polizia inglese si chiama Daniel Vukovic ma in realtà sarebbe Alfredo Lidley (altro alias), un ladro di case vip anche a Milano, dal dicembre 2019 si è rifugiato in Serbia dove l’Alta Corte di Belgrado ha respinto per due volte, negli ultimi mesi, la richiesta di estradizione avanzata da Londra. Per i giudici belgradesi Vukovic-Lindley, che per loro si chiama Ljubomir Romanov, è un normale citttadino serbo che  dunque non può essere estradato in Gran Bretagna.