Super Green pass e obbligo vaccini: cosa cambia. Dai ristoranti ai cinema, le nuove regole

Stretta di Governo e Regioni per i non vaccinati. Il nuovo decreto Covid a dicembre "in tempo per salvare il Natale e la stagione turistica"

Super Green pass, dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi è chiara la linea di Governo e Regioni: "Il Covid continua a non dare tregua. Bisogna accelerare".  Serve quindi un nuovo decreto per contrastare la quarta ondata, con l'obiettivo di tenere aperto il Paese ed evitare pesanti contraccolpi per una ripresa economica che lentamente inizia a muovere i primi passi. Al momento sono ancora tanti i nodi da sciogliere: prima la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri  in agenda mercoledì serviranno a trovare una quadra per preparare il nuovo documento che dovrebbe entrare in vigore a dicembre. "In tempo per salvare il Natale e la stagione turistica", come auspicano rappresentanti dell'esecutivo e governatori, ma anche per dare un ulteriore impulso alla campagna vaccinale, spingendo i circa 7 milioni di italiani non ancora immunizzati a scegliere il vaccino.

Speranza: ok a terza dose dopo 5 mesi. Super green pass: cosa può cambiare e quando

Il Super Green pass

Ormai la decisione pare presa. Il nuovo certicato verde si otterrà soltanto con il vaccino o dopo la guarigione dal Covid. Quindi niente più tamponi, che resteranno fondamentali solo per andare al lavoro. Per quanto riguarda la divisione dei "colori", alcune Regioni, nel vertice a Palazzo Chigi, si sono spinte più avanti e sulla scia della crescente preoccupazione avrebbero chiesto di far scattare il nuovo regolamento non solo nelle zone rosse o arancioni, ma anche nelle aree bianche. 

Dai ristoranti alle palestre

Il nuovo decreto Covid, come richiesto a gran voce dai governatori, stabilirà una corsia preferenziale per i vaccinati. In particolare per la vita sociale. Il messaggio è semplice: "Eventuali restrizioni vanno applicate solo ai ribelli del vaccino, non devono pagare tutti gli italiani". Di conseguenza sarà obbligatorio possedere il Super Green pass per sedersi al ristorante e accedere a cinema, teatri, palestre, stadi, discoteche. Il certificato verde "rafforzato" dovrebbe essere necessario anche per sciare.

Obbligo vaccinale

L'altra grande questione sul tavolo è quella legata all'obbligo vaccinale. Viene dato quasi per scontato che l'obbligo vaccinale non toccherà più soltanto il personale sanitario e delle Rsa - come è stato finora - ma con ogni probabilità verrà esteso anche ad altre categorie più a contatto col pubblico come insegnanti, forze dell’ordine e dipendenti della pubblica amministrazione che stanno allo sportello. Una misura sostenuta anche da Confindustria e dai sindacati dei lavoratori.

Terza dose

Una prima certezza arriva sulla terza dose che "sarà possibile farla a cinque mesi dal completamento del primo ciclo", come ha annunciato il ministro Roberto Speranza, anticipando il via libera dell'Aifa. "Vacciniamoci tutti per essere più forti", il suo appello. "Sono ore delicate", le parole di Speranza, che parla anche di "ulteriori scelte da compiersi nell'interesse del Paese".

Green pass, fasce di età e durata

Dal governo trapela inoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d'età del Green pass, che dunque potrebbe scendere sotto i 12 anni. Questo tema potrebbe rappresentare un possibile motivo di scontro con la Lega e Matteo Salvini che ha già messo le cose in chiaro, dichiarandosi "nettamente contrario". Molti presidenti di Regione, inoltre, sarebbero d'accordo ad abbassare la validità del nuovo certificato, riducendola fino anche a 6 mesi.

Controlli alle frontiere

Diversi governatori, su tutti i presidenti di Liguria e Veneto Giovanni Toti e Luca Zaia, chiedono anche un "aumento dei controlli alle frontiere con i Paesi con maggiore circolazione del virus".