Nuovo green pass, Pregliasco: partire subito, salviamo il Natale

Il virologo milanese: "lo introdurrei già da lunedì prossimo"

Passanti con le mascherine

Passanti con le mascherine

Milano - "Se il super green pass entrasse in vigore dalla prossima settimana potremmo riuscire a salvare il Natale, se questo accadesse dopo si rischia di non riuscirci. Io però lo introdurrei già da lunedì prossimo" queste le parole  Rai Radio1 del virologo dell'Università Statale di Milano e direttore Anpas Fabrizio Pregliasco. E quella odierna potrebbe essere in effetti una giornata decisiva sul fronte delle nuove regole legate alla certificazione verde. E' previsto per le 18, in video collegamento, l'incontro tra i presidenti delle Regioni e il governo per discutere proprio di super green pass e norme restrittive differenziate per i non vaccinati. Al tavolo virtuale con il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, canche gli altri governatori e i ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari Regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini. "Se si dovesse arrivare alla zona arancione - ha aggiunto Pregliasco - purtroppo bisognerà fare restrizioni più ampie per i non vaccinati. Per i vaccinati vanno bene quelle da zona gialla". 

"Dobbiamo preoccuparci, nel senso che l'Rt che è a 1.21 ed è l'elemento che ci inquieta. C'è un crescita lineare e progressiva che ci permette di gestire incremento dei casi. Tutto intorno a noi c'è una situazione non piacevole, guardiamo alla Slovenia e alla Austria che sono al confine e messe peggio. La situazione non può non preoccuparci, servono ora contromisure" ha aggiunto Pregliasco.  "I vari modelli matematici ci dicono che per l'Italia intorno a Natale ci saranno 30mila casi. Non sono tantissimi grazie a vaccinazioni e si può considerare che non sarà stravolto tutto il sistema sanitario come accaduto nelle precedenti ondate", ha concluso Pregliasco. "Abbiamo un 10% di popolazione vaccinabile sopra i 12 anni che non si immunizza e abbiamo i bambini sotto i 12 anni che sono un 10% della popolazione totale che non si può vaccinare. Oggi però la variante Delta li coinvolge di più. Sarà anche lì una scommessa per avvicinare i genitori alle vaccinazioni".