Stadi, la Lombardia gioca a rifarli

Milano, Bergamo e Brescia alle prese con traslochi e progetti. Il caso di Pavia e quello di Monza

I lavori allo stadio di Bergamo (foto De Pascale)

I lavori allo stadio di Bergamo (foto De Pascale)

Milano, 12 luglio 2019 - Milan e Inter hanno indossato l’elmetto da operaio e srotolano le gigantografie dei progetti che prevedono di radere al suolo il Meazza e sostituirlo con un nuovo, più piccolo ma più redditizio impianto. Ma il mondo del calcio lombardo, non da oggi, si misura con piani diversi. Piccole squadre che stentano e soffrono nel pagare canoni di locazione per strutture comunali, come accade a Pavia, e giovani neopromosse in Europa, come l’Atalanta, che a Bergamo scopre un impianto non adatto a ospitare le nobili continentali della Campions League e deve cercare altrove una struttura adatta.

A Milano con San Siro, o fuori regione, con Reggio Emilia. Per capire se un’eventuale nuova struttura nella città orobica fosse sostenibile, bisognerà vedere anche il responso del campo in avvenire. C’è poi il Brescia - approdato alla massima serie - che sta lavorando per un investimento sostanzioso, che trasformerà per sempre l’aspetto del glorioso Ripamonti. L’impianto di Mompiano si trasformerà in un campo di stile inglese, nel solco della tendenza contemporanea, con un ampio parterre e una curva più vasta da cinquemila posti, realizzata in tubolare. Alla fine dell’operazione, la capienza sarà di circa 19.500 persone. Fra le altre squadre in cerca di un futuro - anche nell’aspetto dello stadio - c’è il Monza. La Serie C alla squadra comprata da Silvio Berlusconi potrebbe in futuro andare stretta. E il Brianteo, grande e vecchiotto, avra presto bisogno di una trasformazione.