Pass per spostarsi tra regioni: che cos'è e come funziona

Modulo cartaceo o app? Quel che conta è il certificato medico che attesta vaccinazione, negatività o guarigione

Il green pass ha già debuttato in Israele

Il green pass ha già debuttato in Israele

Insieme all'apertura serale dei ristoranti, è la più grande novità annunciata dal premier Mario Draghi al termia della cabina di regia con l'Iss in vista delle prossime settimane e soprattutto dell'estate: dal 26 aprile, infatti, sarà possibile spostarsi da una regione all'altra liberamente purché siano entrambe gialle, senza dunque dover dimostrare, tramite autocertificazione, giustificate motivazioni legate al lavoro, a esigenze di salute o di assistenza famigliare. Qualora invece le due regioni siano di colore diverso, quale esso sia, "basterà" una pass .

Ma di che si tratta? Nessun passaporto vaccinale complesso, semmai una sorta di green pass all'israeliana allo studio anche dell'Unione Europea per potersi muovere tra stati membri. Il concetto è molto semplice: si potrà spostare chi è in grado di dimostrare di non essere contagioso e dunque di avere già ricevuto la vaccinazione anti-Covid, di essere negativo al tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o di essere guarito dal Covid dopo averlo contratto.  Insomma, basterà un certificato medico originale. I dettagli non sono ancora chiari e dovranno essere specificati ma sembrano ricalcare quelli già esistenti, per esempio, per il rientro a lavoro o scuola dopo la quarantena perchè contagiati dal Covid o perché contatti stretti di persone positive.

E' poi possibile che vengano predisposti in un primo momento dei moduli appositi, come quelli che abbiamo utilizzato in questi mesi per giustificare gli spostamenti da casa in periodo di lockdown, oppure ancora sfruttate le App che consentono questo tipo di tracciamento, come avviene in paesi esteri e come sta provando a sperimentare l'Italia per riaprire lo stadio Olimpico in vista dell'Europeo di calcio. Le strade sono molteplici, il concetto è uno: si dovrà dimostrare di non essere vettori del contagio.