Vaccini Covid, Speranza: "Arrivano 50 milioni di dosi. Abbiamo fiducia"

"Situazione critica ma non paragonabile a un anno fa, serve il massimo impegno". Un piano in 5 assi per far ripartire la sanità

Il ministro della Salute Roberto Speranza

Il ministro della Salute Roberto Speranza

Roma, 17 marzo 2021 - "La campagna di vaccinazione va avanti e avrà accelerazione con l'arrivo di 50 milioni di dosi nel secondo trimestre". Lo afferma il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento in corso alla Commissione riunite Affari sociali di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero e sulla situazione della pandemia di Covid-19. Speranza annuncia un "piano nazionale di ricostruzione su 5 assi".

Il quadro pandemico in Italia benché ancora critico è però completamente diverso, secondo il ministro, a quello di un anno fa.  Ma resta il probelma della velocità della variante inglese "che ha toccato il 54% della totalità dei casi".  "La situazione non è semplice ed è da gestire con la massima cautela, la massima serietà e il massimo rigore. Serve il massimo impegno condiviso per mettere in campo le misure adatte a governare la curva" dei contagi ma "la situazione di questo marzo non è assolutamente paragonabile a quella del marzo scorso". "A quel tempo - sottolinea il ministro - non avevamo a disposizione la larghissima parte di strumenti che abbiamo oggi, a cominciare dalla capacità di testing, ma soprattutto i vaccini che sono il vero fatto nuovo. Ne abbiamo quattro a disposizione - ricorda  - e molte dosi sono in arrivo: oggi possiamo avere una ragionata fiducia".

Il minsitro parla anche della sospensione precauzionale data al vaccino AstraZeneca: "La sospensione temporanea e precauzionale delle somministrazioni di AstraZeneca, avvenuta il 15 marzo in Italia, in Germania, in Francia, in Spagna e poi a seguire in numerosi ulteriori Paesi europei è stata il frutto di un confronto prima tra le Agenzie regolatorie e poi tra i ministri della Salute in costante raccordo con i capi dell'esecutivo". E spiega: "il prestigioso Paul Ehrlich Institut  ha segnalato in Germania sette casi di trombosi occorsi tra i 4 e i 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino in pazienti giovani, tra i 20 e i 50 anni, tra i quali forme molto rare di trombosi cerebrale dei seni venosi in concomitanza con piastrinopenia e sanguinamento. Queste evidenze hanno indotto gli esperti tedeschi a suggerire di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca. Nelle stesse ore in molti altri Paesi europei erano avvenute sospensioni delle somministrazioni di tutte le dosi  o solo di alcuni lotti. In Italia prima la Procura di Siracusa e poi quella di Biella avevano sospeso prima il lotto ABV2856 e poi il lotto ABV5811". Quindi alla luce di quanto stava avvenendo i principali Paesi europei si sono accordati sulla sospensione  e per chiedere all'Ema "un chiarimento su tutti gli ultimi dati emersi dalla farmacosorveglianza in Germania e non solo".

Quanto agli "assi" su cui ruota il piano, il primo  riguarda il potenziamento dei servizi territoriali per garantire l'esigibilità dei Lea. "Implementare una assistenza di prossimità significa mitigare la povertà sanitaria". Altro punto del primo asse è "la casa di comunità che sarà presidio della salute per dare risposte: un ecg, un consulto sulla salute sui bambini, sarà una rete che riorganizzerà strutture frammentate ora sul territorio".   Inoltre, il "rafforzamento delle cure domiciliari soprattutto per i malati cronici, acuti non ospedalizzati, immunodepressi, disabili e non autosufficienti o affetti da patologie rare diventa una priorità per il Ssn per evitare che alla malattia si aggiunga la separazione del paziente dal tessuto sociale". Il secondo asse del Piano è incentrato "sull'approccio 'One Health' - dice il ministro -  che lega salute, ambiente, benessere e clima".  "Occorre superare una concezione miope e parcellizzata della Salute, includendo negli ambiti del Ssn anche l'area della tutela dell'ambiente e del clima in sinergia con lo sviluppo economico e sociale del Paese. E' dunque necessario creare e implementare un nuovo assetto dell'architettura istituzionale, un sistema di governance integrato a livello nazionale, regionale e locale, in grado di gestire il tema Salute-Ambiente-Clima per un armonico sviluppo economico e sociale del Paese". Si attendono da Ema "risposte confortanti". Il terzo asse "è formare tanto i professionisti della sanità quanto gli assistiti alle nuove competenze rendendoli realmente protagonisti della trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale - dice -. Investire nel progresso tecnologico soprattutto in ambito di digitalizzazione e capacità di gestione dei 'big data' consente di aumentare l'accessibilità del Ssn in un'ottica di prossimità alla persona e dunque di andare nella direzione di una maggiore equità oltre che una maggiore sostenibilità del sistema".

"Il quarto asse riguarda, dunque, interventi per una massiccia digitalizzazione e un uso capillare delle nuove tecnologie. Il quinto asse è incentrato sull'ecosistema innovazione per la salute, costituito dall'insieme non solo di ospedali e assistenza sul territorio ma anche su formazione, ricerca, innovazione tecnologica e rivoluzione digitale nonché una importante filiera industriale", conclude Speranza.

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