Il sottosegretario Costa: "Stop ai dati giornalieri sul Covid. Non aiutano il clima"

Oggi le Borse in forte calo sui timori di recrudescenza della pandemia. Ipotesi green pass subito dopo il richiamo e non a due settimane

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

“I datii giornalieri sul Covid? Dobbiamo certamente monitorare, tracciare, avere prudenza ma non trasformarla in paura e non dare troppa rilevanza a quelli che sono i dati dei contagi giornalieri, io sarei per non comunicarli neanche più perché si rischia di generare un clima che non aiuta. Noi abbiamo bisogno di rinnovare il rapporto di fiducia tra cittadini e vaccini e continuare ad immunizzarci”. Lo ha evidenziato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di “Dentro i fatti“ su TgCom24.  “C’è la consapevolezza che dobbiamo assolutamente cambiare i parametri - sostiene Costa - e non dobbiamo far sì che il numero dei contagi sia quel dato che vincola chiusure e cambi di colore nelle Regioni. Dobbiamo ricordare che la nostra percentuale di pressione sulle terapie intensive è al 2%, quindi siamo di fronte a numeri positivi”, precisa poi. “Andiamo verso un cambiamento dei parametri per i colori delle Regioni, con un peso maggiore ai ricoveri” da Covid-19 “rispetto al numero dei contagi”.

La considerazione potrebbe avere una relazione anche con i dati dell’economia. Le Borse europee procedono infatti in forte calo dopo l’avvio negativo di Wall Street. Sui mercati prevalgono infatti i timori per la diffusione dei contagi da Covid-19 e per l’impatto sulla ripresa economica che potrebbero avere nuove restrizioni. Londra cede il 2,23%, Parigi perde il 2,45% e Francoforte arretra del 2,53%. Milano resta la peggiore in Europa e lascia sul terreno il 3,26%. “Un’altra novità all’ordine del giorno è che si va verso la concessione del green pass non più dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino ma dopo il completamento del ciclo vaccinale con le due dosi. È probabile che si vada in questa direzione“, aggiunge poi Costa. Ciò, “sulla base delle sollecitazioni del Cts, perchè siamo nell’ambito delle scelte che la politica fa sulla base delle indicazioni scientifiche“.

«Rispetto all’estensione del green pass, l’idea è quella di pensare a una modulazione e gradualità a seconda del quadro della regione: si possono cioè prevedere intensificazioni dell’utilizzo del green pass a seconda della situazione - conclude Costa. Se c’è una situazione che peggiora, automaticamente ci può essere un’applicazione più ampia del green pass. È un ragionamento di buon senso: se una Regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di green pass, ma se una Regione ha criticità maggiori, piuttosto che chiudere si applica il green pass più restrittivo“.