"Smog, situazione migliorata. Le politiche funzionano"

Il bilancio del Pirellone presentato dall’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo: in linea coi parametri Ue entro il 2025

L’assessore Raffaele Cattaneo

L’assessore Raffaele Cattaneo

Milano - «I dati dicono che la qualità dell’aria in Lombardia continua a migliorare e le politiche messe in atto ci permetteranno di raggiungere tutti i parametri previsti dall’Unione Europea entro il 2025". Così Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’Ambiente, commenta i riscontri relativi all’andamento degli inquinanti nel 2021 presentati ieri a Palazzo Lombardia insieme a Stefano Cecchin, presidente di Arpa. "Anche quest’anno abbiamo conferma di una situazione di continuo miglioramento – ha sottolineato Cattaneo –. Capisco che questo non sia immediatamente percepito perché abbiamo ancora episodi di superamento dei limiti imposti dall’Ue sulle polveri sottili e sull’azoto, ma i dati dimostrano che il 2021 è stato il quarto anno, tra gli ultimi 6, in cui la media annua di Pm10 registrata in tutte le stazioni di rilevamento della Lombardia è stata sotto il valore limite dei 40 microgrammi per metro cubo d’aria. L’obiettivo che ci eravamo dati nel 2018, cioè rientrare sotto tutti i limiti entro il 2025, è nel mirino". Come? "Dopo anni in cui abbiamo lavorato molto sul fronte dei trasporti e della mobilità, quest’anno – ha fatto sapere l’assessore – vogliamo concentrarci sulla sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomassa, a marzo sarà pubblicato un bando che prevederà tra l’85% e il 95% di contributi sulla sostituzione delle stufe più inquinanti".

Nel dettaglio , il valore limite della media annua di Pm10 è stato rispettato da tutte le centraline nel 2021 come già nei tre anni precedenti e nel 2016, a differeza di quanto accaduto nel 2017 e nel 2015. La città lombarda in cui nel 2021 si sono contati più giorni di superamento del limite giornaliero dei 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo di aria è stata Cremona con 66 giorni sopra la soglia. Quindi Milano con 61, Lodi con 60 e Brescia con 59. Varese, Lecco e Sondrio sono i capoluoghi in cui si sono avuti meno sforamenti: 17 nel primo caso, 19 negli altri due. Tradotto: il limite dei 35 giorni all’anno di sforamento, previsto dalla normativa italiana ed europea, è stato rispettato solo in 3 capoluoghi ma il numero dei giorni di superamento è generalmente diminuito. Milano in particolare fa segnare il numero più basso di sforamenti dal 2011. Quanto al Pm 2.5 la media annuale lombarda è sotto la soglia limite dei 25 microgrammi per metro cubo d’aria: 19 microgrammi per l’esattezza, il dato migliore dal 2008. Il valore limite annuale è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio, con la sola eccezione di Cremona Fatebenefratelli e Spinadesco (26 microgrammi per entrambi i siti). "Anche per questo inquinante nel 2021 si è registrato in generale un miglioramento rispetto al 2020" ha rilevato Cecchin. Infine il diossido d’azoto, nel 2021 la concentrazione media (27 microgrammi) è stata superiore, benché di poco, rispetto al 2020, che è stato l’anno migliore dal 1991.