Sicilia, addio zona gialla: da domani tutta l'Italia torna in zona bianca

Migliorano i dati epidemiologici dell'isola e quelli della campagna vaccinale, tranne che per tre "sacche di resistenza"

L'Italia diventa tutta zona bianca dal 28 giugno

L'Italia diventa tutta zona bianca dal 28 giugno

Palermo, 8 ottobre 2021 - "Ho appena firmato l'ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca". E' un annuncio social del ministro della Salute Roberto Speranza - oltre, ovviamente, all'ordinanza stessa - a riportare a partire da domani 9 ottobre tutta l'Italia in zona bianca, come è stato dal 28 giugno a fine agosto. L'isola infatti aveva subito la retrocessione in fascia gialla il 30 agosto a causa del superamento dei limiti stabiliti sulla percentuale di posti letto occupati nelle Terapie intensive e nell'area medica non critica. Ora, con due giorni di anticipo rispetto al previsto, la Sicilia si accoda alle altre regioni in bianco. Peraltro, un'anticipazione di quello che sarebbe successo oggi era stata data dall'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, presentando in conferenza stampa il nuovo bollettino settimanale sull'andamento della pandemia nell'Isola. 

Il ministro Speranza ha poi aggiunto un invito a tutti a "continuare su questa strada: "Dopo le scelte di ieri sulle capienze continua il percorso di graduali riaperture. Tutto ciò è possibile prima di tutto grazie ai vaccini e ai comportamenti corretti delle persone. Dobbiamo continuare su questa strada".

La situazione in Sicilia

"Oggi (ieri, ndr) è trascorso il 14esimo giorno dal rientro dai parametri di zona" ha detto l'assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza. "Il provvedimento di conversione della fascia di competenza sarà immediato e si attende che produca i suoi effetti già da sabato, questo quanto mi ha anticipato il ministro della salute, Roberto Speranza - ha aggiunto Razza -. E' un obiettivo che non caricherei di alcun significato. Come non aveva valore politico il ritorno in giallo non ha valore politico il ritorno in bianco", ha sottolineato Razza. 

"Negli ultimi trenta giorni è cresciuta molto la campagna vaccinale" ha detto l'assessore Razza, presentando il nuovo bollettino settimanale sull'andamento del Coronavirus in Sicilia e che contiene sia dati epidemiologici che quelli relativi alla vaccinazione. "La campagna vaccinale all'inizio aveva visto la Sicilia tra le regioni che vaccinavano di più - ha spiegato Razza -, poi c'è stato un certo rallentamento e quello che mi sento di dire che negli ultimi trenta giorni quando era emerso il caso regionale della  Sicilia sono state adottate numerose misure e negli ultimi trenta giorni si sono moltiplicati i provvedimenti del presidente Musumeci, almeno due, abbiamo cercato di mettere in atto ogni attività di rafforzamento per rendere più facile l'adesione alla campagna vaccinale per i cittadini e fatto moltiplicare sui territori i centri di vaccinazione nei comuni con il minore numero di vaccinati". Ci sono ancora "tre sacche di resistenza: la provincia di Messina di Siracusa e Catania. Faremo un ulteriore sforzo". 

Le "sacche di resistenza": verso la zona rossa

In provincia di Messina ci sono 21 comuni che rischiano di diventare zona rossa se entro il 15 ottobre non avranno raggiunto l'obiettivo minimo fissato dal commissario nazionale per l'emergenza Covid-19, del 75% di immunizzazioni. "Ho inviato una lettera ai sindaci di questi comuni per invitarli a portare avanti insieme all'ufficio emergenza Covid e all'Asp di Messina tutte le iniziative possibili, oltre a quelle già in atto, per incentivare le vaccinazioni". A dirlo è il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Messina, Bernardo Alagna.  Si tratta dei comuni di Valdina, Tortorici, Scaletta Zanclea, Savoca, Sant'Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, Rometta, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Lipari, Leni, Itala, Giardini Naxos, Gaggi, Furnari, Furci Siculo, Fiumedinisi, Castelmola, Casalvecchio Siculo, Alì Terme ed Alì.

Le regole della zona bianca

In questa zona sono aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esenti. In zona bianca, le mascherine devono essere obbligatoriamente indossate in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus), tranne quando si è in presenza soltanto di persone conviventi. Devono inoltre essere obbligatoriamente indossati all’aperto: in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti o affollamenti (per esempio quando si è in coda o ci si trova in un mercato o in una fiera); negli spazi all’aperto delle strutture sanitarie; in presenza di persone delle quali si conosca una alterata funzionalità del sistema immunitario.