ArchiveSiccità, ok in Cdm allo stato d'emergenza per cinque regioni. Quali sono e cifre stanziate

Siccità, ok in Cdm allo stato d'emergenza per cinque regioni. Quali sono e cifre stanziate

Il ministro Mariastella Gelmini: "Primo passo ma il governo non si fermerà qui"

 Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per siccità per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte. A quanto si apprende da fonti ministeriali, sono previsti 10,9 milioni per Emilia Romagna, 4,2 milioni per il Friuli Venezia Giulia, 9 milioni per la Lombardia, 7,6 milioni per il Piemonte e 4,8 milioni Veneto.

La decisione di dichiarazione di stato d'emergenza arriva in seguito alle richieste dei governatori dei territori più colpiti. Si tratta di "un primo passo per andare incontro a questa ennesima emergenza", ha detto il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, uscendo da Palazzo Chigi, dopo la riunione del governo.  "E' chiaro - ha tenuto a sottolineare Gelmini - che il governo non si fermerà qui: ci saranno altre misure e siamo concentrati sulla messa a terra delle risorse del Pnrr dedicate proprio a questa tematica" per il "potenziamento delle reti idriche e il miglioramento del sistema di irrigazione a tutela dell'agricoltura e dei raccolti".

Le altre regioni

Questi, quindi, i primi stanziamenti. Ma ci sono altre aree in sofferenza. L'ultima regione a fare richiesta dello stato di emergenza è stata l'Umbria, preoccupata in particolare per lo stato del lago Trasimeno. La governatrice Donatella Tesei ha anche dato la disponibilità al governo nel ricoprire il ruolo di vice-commissaria "sulla base dell'esperienza della ricostruzione post sisma, così da poter gestire al meglio una serie di interventi ordinari e straordinari di cui il Trasimeno necessita".

Anche la Toscana si prepara a dichiarare lo stato di calamità, come annunciato dal presidente Eugenio Giani. L'Autorità idrica regionale parla di una situazione "molto critica" delle falde, con la siccità che ha toccato un "livello di severità". In Friuli Venezia Giulia, invece, il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana si prepara a chiudere alcune rogge - cioè i canali artificiali - nel caso nei prossimi giorni non si verificassero piogge.