Attacco hacker al sito della Siae: 60 GB di dati rubati. Chiesto riscatto in bitcoin

Pubblicati in dark web documenti degli artisti, ma attivate tutte le azioni a tutela degli iscritti. Indaga la polizia postale

Italia nel mirino degli attacchi hacker (Archivio)

Italia nel mirino degli attacchi hacker (Archivio)

Siae, la società che gestisce i diritti di artisti del mondo dello spettacolo e della cultura, da quelli discografici a quelli televisivi ed editoriali, è stata oggetto di un attacco hacker.

Secondo quanto ha appreso dall'Agi, si è trattato di un ransomware che ha paralizzato il sistema informatico 5 minuti fa. Dalle prima informazioni sembra che 60 GB di materiale – che riguarderebbe numeri di passaporto, patenti di guida, documenti di pagamento, account bancari e carte di credito – sia presente sul dark web. Ma sono state messe in campo tutte le azioni a tutela degli iscritti. Nel frattempo, come previsto dalla legge, verrà fatta una comunicazione a tutte le persone che sono state colpite da questo data breach.  E' stato chiesto un riscatto in bitcoin, ma la Siae ha fatto sapere che non lo pagherà. Indaga la polizia postale.

La Siae E era stata vittima di un attacco già nel 2018. Da quel momento in poi, ovviamente, i servizi di sicrezza erano stati aggiornati. Due settimane fa, invece, la società aveva fatto degli avvisi pubblici, attraverso i propri canali social, in merito a tentativi di phishing ai danni degli iscritti. I due episodi più recenti tecnicamente non sarebbero da collegare, tuttavia si stanno effettuando degli approfondimenti in merito.