Maxi sequestro cinture contraffatte per oltre 10mila euro: blitz a Milano e Pescara

Stroncato traffico di cinture spacciate per ''vera pelle'', gestito da esercenti cinesi. Blitz anche a Trezzano sul Naviglio e Cusago

Finanza

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Stroncato traffico di cinture spacciate per ''vera pelle'', gestito da esercenti cinesi operanti a Pescara, Milano, Trezzano sul Naviglio e Cusago e con precedenti penali per contraffazione e ricettazione. I reati ipotizzati dalle Fiamme gialle pescaresi e lombarde, che hanno effettuato i controlli, sono frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. In particolare, nel corso dell'operazione sono state sequestrate oltre mille cinture contraffatte, scoperte nei locali in cui veniva commercializzata la merce illegale e nei grandi magazzini di stoccaggio, non dichiarati e privi di insegne, per un valore complessivo, alla vendita al dettaglio, di oltre 10.000 euro. 

Ad attirare l'attenzione degli investigatori sulla reale qualità del materiale di fabbricazione degli accessori di abbigliamento, oltre al basso prezzo di vendita al pubblico, anche le indicazioni stampate sull'etichetta dei prodotti, che riportavano diciture del tipo 'Vera pelll' e 'Febbi'", mentre nel lato interno le cinture riportavano la scritta ''100% Vera Pelle'', ma parzialmente erosa e non facilmente leggibile. Per analizzare accuratamente la reale qualità dei manufatti, i finanzieri hanno operato in collaborazione con l'Unione nazionale industria conciaria (Unic), e l'Italian leather research institute. 

La perizia sulla composizione della merce ha evidenziato come le cinture fossero costituite da più strati di materiale diverso, dei quali solo quello interno composto da vera pelle. Pertanto, la vendita della merce esaminata ha tratto in inganno gli acquirenti, violando le disposizioni della normativa di settore, in particolare, il decreto legislativo 68 del 2020, che recepisce in Italia le prescrizioni di matrice europea. Il sequestro complessivo dei prodotti illegali è' stato effettuato risalendo la filiera illecita di approvvigionamento della piazza di Pescara, assicurato da una società riconducibile a soggetti di etnia cinese operante nella provincia di Milano.