Cibo mal conservato: 600 chili di carne e latticini sequestrati a Malpensa

I controlli dei funzionari delle dogane insieme ai militari della Guardia di Finanza

I controlli sul cibo in aeroporto

I controlli sul cibo in aeroporto

Malpensa (Varese), 26 febbraio 2021 - Stop all'ingresso in Italia di cibo a rischio. In un momento complicato dal punto di vista sanitario, con la pandemia che non smette di colpire, si restringono le maglie sul fronte di possibili arrivi di merce pericolosa compresi, appunto, gli alimentari. L'aeroporto di Malpensa è crocevia di traffici di ogni tipo, da quelli leciti a quelli illeciti (basti pensare ai frequenti sequestri di droga e valuta). Non stupisce, quindi, che l'attenzione sia alta anche sul fronte del contrasto al cibo adulterato.

Valigie sotto i riflettori

I funzionari dell'Agenzia delle Dogane in servizio all'aeroporto della brughiera, con la collaborazione dei militari della Guardia di finanza hanno intercettato e distrutto, dall'inizio dell'anno, oltre 600 chilogrammi di prodotti di origine alimentare in cattivo stato di conservazione rinvenuti in valigie e sacche di passeggeri appena sbarcati in Italia. Sono scorte di cibo utilizzate, soprattutto, per uso privato. "Souvenir" gastronomici che i viaggiatori portano con sè dai paesi di origini. Si tratta di carne, pollame, prodotti lattiero caseari trovati stipati tra gli effetti personali di persone sbarcate soprattutto dai paesi del Nord Africa.

La normativa comunitaria

Un regolamento comunitario stabilisce che pacchi e confezioni di cibo, provenienti da paesi extraeuropei, debbano essere dichiarate per essere assoggettate a controllo veterinario e, qualora non conformi, essere sottoposte a distruzione per evitarne l’ingresso nell’Unione. Il fenomeno riguarda prodotti destinati al consumo personale che, nonostante i modici quantitativi, potrebbero veicolare agenti patogeni, causa di diffusione di malattie degli animali, con conseguenti gravi ripercussioni nella salute pubblica e nella sanità animale.