Scuola, esame terza media. La carica dei 539mila: con o senza mascherina? Ecco le novità

Domani la decisione del Tar del Lazio sul ricorso Codacons. Per molti ragazzi prime prove già questa settimana. Due le prove scritte

L'esame di terza media torna in presenza

L'esame di terza media torna in presenza

Ultimissimi giorni di scuola, per quasi tutti sarà l'8 giugno,  e poi via agli esami. I primi saranno i 539mila studenti delle scuole superiori di primo grado che debbono affrontare il test finale delle medie. E quasi 1 studente su 5 inizierà gli esami di terza media già questa settimana, appena terminate le lezioni, che per la gran parte finiscono l'8 giugno. Questo secondo i 1.000 alunni di terza media intervistati da Skuola.net in questi giorni. Più in generale, per quasi tutti l'attesa sarà davvero breve, considerando che un ulteriore 62% afferma che affronterà l'esame la prossima settimana, dal 13 giugno in poi. Alla fine, solo una minoranza svolgerà le prove quasi parallelamente alla Maturità, ovvero dal 20 giugno in poi.

Mascherine sì o no?

Domani il Tar del Lazio sarà chiamato a decidere se gli esami di maturità e di terza media dovranno essere sostenuti dagli studenti indossando la mascherina. Arriverà infatti alla discussione in camera di consiglio il ricorso amministrativo proposto dal Codacons per sollecitare la sospensione - e il successivo annullamento in sede di giudizio di merito - dell'Ordinanza con la quale il Ministero della Salute il 28 aprile scorso ha disposto l'obbligo per gli studenti d'indossare la mascherina FFP2 negli ambienti scolastici. "Domani il Tar deciderà se sospendere un provvedimento, quello sull'obbligo di mascherina a scuola, bocciato dagli stessi virologi, e che appare come un paradosso assurdo - spiega il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli, promotore del ricorso - Gli studenti infatti devono indossare la mascherina quando siedono distanziati sui banchi, ma possono ballare ammassati in discoteca senza alcuna protezione. Un atto quello del Governo senza alcun criterio scientifico, inutilmente punitivo per studenti e personale scolastico, e che appare ancor più grave considerato l'arrivo del caldo che trasforma l'uso obbligatorio della mascherina in un disagio evidente per gli studenti». Qualora il Tar dovesse accogliere le richieste "alunni e personale scolastico potranno trascorrere gli ultimi giorni in aula senza la mascherina, e anche gli esami di maturità e di terza media potranno essere svolti senza indossare alcun dispositivo di sicurezza". 

Molti politici, i due sottosegretari all'Istruzione, Floridia e Sasso, la Rete per la scuola in presenza e diverse associazioni chiedono da tempo di togliere l'obbligo di mascherina in classe e agli esami ma finora il ministero della Salute è stato molto prudente sul tema. "La mascherina è un atto di rispetto reciproco, si toglierà quando riterremo che il nostro vicino sia sicuro", ha detto oggi il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, facendo intendere che le mascherine agli esami si terranno. Piuttosto, l'orientamento del Governo sembra quello di garantire un ritorno alla normalità a settembre, evitando quindi l'obbligo di indossarle anche in ambito scolastico, seppure in maniera responsabile e prudente.

Come sarà l'esame?

Un esame, quello di terza media, che rappresenta una grande incognita per moltissimi studenti, dopo due anni caratterizzati, per via della pandemia, da un esame ridotto a una tesina, peraltro illustrata «a distanza». Tornano due prove scritte su tre: italiano e matematica, mentre lo scritto in lingua straniera è stato convertito in una prova orale, inserita nel colloquio finale. Ed è proprio la prova orale il passaggio che sta alimentando l'ansia degli studenti: il 41% si dice infatti preoccupato dal dover rispondere alle domande della commissione schierata. Mentre, tra le prove scritte, è soprattutto quella di matematica ad agitare i sonni dei ragazzi: così per il 40% di loro. Il tema di italiano, invece, viene considerato decisamente più abbordabile: a temerlo è solamente il 14% degli intervistati.

Dubbi e paure

Ad alimentare i dubbi e le incertezze degli studenti non è, però, solo il loro stato emotivo. C'è anche la percezione di quanto fatto in classe in vista dell'esame. Il lavoro»fatto dai prof in questi mesi, infatti, raccoglie giudizi discordanti: il 46% ha trovato solo "sufficiente" l'aiuto ricevuto dai propri docenti, mentre appena il 15% ritiene di essere stato assistito come si deve; il 26% lamenta scarsa considerazione da parte dei propri insegnanti e di non essere stato preparato adeguatamente alle prove scritte, mentre il 13% dice di non aver ricevuto la benché minima indicazione per prepararsi all'esame. Tra i protagonisti indiscussi della prova orale c'è la tesina/elaborato. Un elemento che, in questi giorni, è in cima ai pensieri degli studenti di terza media. Anche se, la metà di loro sembra essere a buon punto con la sua preparazione: il 43% dice che sta per ultimarla, il 7% l'ha addirittura già finita. Lo stesso non può dirlo l'altra metà dei «licenziandi», divisa tra chi ha iniziato da poco a metterci mano (32%), tra chi naviga ancora in alto mare avendo scelto solo l'argomento senza però essere passato alla fase operativa (10%) e chi, ancora peggio, non ha neanche iniziato a metterci testa (3%).

A lezione su internet

Studenti in regola e ritardatari che, però, hanno entrambi un alleato in comune: Internet. Il 42% degli intervistati afferma di essersi ispirato proprio navigando per decidere il tema del suo elaborato. E se gli scritti sono stati male accolti dagli studenti, il ritorno delle prove in presenza è invece per loro un elemento positivo: il 43% ritiene sia meglio svolgere l'esame in presenza, contro il 32% che invece avrebbe voluto continuare sulla falsa riga degli scorsi due anni, con un esame a distanza. In generale, però, a poche ore dall'inizio dell'esame, le sensazioni degli studenti non sono così pessime: il 61% degli intervistati si dice fiducioso, ritenendosi abbastanza preparato per affrontarlo.

Studenti ucraini

Oggi intanto il ministero dell'istruzione ha diffuso una ordinanza riguardante gli esami di maturità e di terza media per gli studenti ucraini arrivati in Italia dal 24 febbraio: se secondo il consiglio di classe non sono in grado di sostenere gli esami in considerazione del livello delle abilità linguistiche scritte e orali nella lingua italiana o per il mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio dei singoli percorsi, sono esonerati dagli esami di Stato. E per gli alunni che frequentano le altre classi intermedie, qualora i docenti o il consiglio di classe non abbiano elementi sufficienti per la valutazione degli apprendimenti in ciascuna disciplina, la valutazione finale può essere espressa attraverso un giudizio globale sul livello di sviluppo degli apprendimenti, sull'acquisizione delle prime competenze linguistico-comunicative in lingua italiana e sul grado di socializzazione e di partecipazione alle attività didattiche.