Bianchi: "Scuola aperta e in presenza, è l'impegno del Governo. Vaccinato 93% personale"

Il ministro: "Grande prova di responsabilità che non ha dato nessun altro settore in Italia". Le regole del ritorno tra i banchi

Covid a scuola (foto Ansa)

Covid a scuola (foto Ansa)

Milano - "La scuola è aperta e in presenza: è un impegno di tutto il Governo. Un impegno preso con il decreto del 6 agosto scorso e lo facciamo per la salute psicofisica dei ragazzi" queste le parole del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, intervenendo alla Festa dell'Unità in corso a Bologna alla vigilia della prima campanella dell'anno, che per molti scatterà proprio lunedì 13 settembre. Bianchi ha fatto anche un bilancio della campagna vaccinale inerente al personale scolastico. "Siamo al 93% del personale scolastico vaccinato, con una prova di responsabilità che non ha dato nessun altro settore in Italia e siamo a quel livello anche con i ragazzi - ha detto -. La scuola ha reagito in un modo che sta dando insegnamento a tutto il Paese. Il ministro ha aggiunto che quest'anno sono state fatte 58mila e 900 assunzione in ruolo. "Abbiamo avviato il concorso straordinario e quest'anno per la prima volta gli incarichi annuali sono stati conferiti a settembre e non in ottobre". 

Ma come si tornerà a scuola, nel concreto? Test salivari, finestre aperte o impianti di aereazione, mascherine, piattaforma per verificare i Green pass: sono le misure per contrastare il rischio Covid nell'anno che vede i ragazzi tornare in presenza. L'ultima novità è il certificato verde richiesto non solo a tutti coloro che operano nella scuola ma anche ai genitori degli alunni, una notizia che ha scatenato la rabbia e la protesta di molte famiglie.  Per quello che riguarda i test salivari, il piano prevede di monitorare almeno 55mila alunni ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4 milioni 200mila alunni. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, ossia elementari e medie.

Per il ricambio dell'aria il Comitato tecnico scientifico ha stabilito che dovrà essere assicurato aprendo le finestre ma sono stati stanziati fondi con i quali le scuole possono autonomamente decidere di installare impianti di filtraggio e pulizia dell'aria "anche perchè un conto è aprire le finestre in inverno a Bolzano, altro è farlo a Palermo", ha osservato il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Uno dei problemi sollevati dai dirigenti scolastici in questi giorni riguarda le quarantene nel caso vi sia un positivo in classe. Lo scorso anno erano di 10 giorni che diventavano poi 14 per poter avere l'esito del tampone dopo l'isolamento, ora la legge prevede che per i vaccinati scenda a 7 giorni ma i dirigenti scolastici mettono in guardia dalla difficoltà che sorgeranno in classi in cui una parte è vaccinata un'altra no, con periodi di quarantene, dunque, diversi.

Tra le misure sulle quali si è maggiormente lavorato per garantire il distanziamento, sono i trasporti locali: il ministro Giovannini ha assicurato che sono stati triplicati i finanziamenti. Si vedrà da lunedì come andrà, soprattutto nelle grandi città dove sono state intensificate le corse bus. Le mascherine, almeno per ora, andranno indossate e si potranno togliere solo alla mensa e in palestra; saranno fornite dalle scuole come lo scorso anno.  La proposta del ministro Bianchi e contenuta nel decreto del 6 agosto di toglierle se tutti vaccinati per ora è slittata; servono comunque delle linee guida sulle quali si sta ragionando.