Covid e riaperture: scontri in piazza Montecitorio tra ristoratori e polizia

Proteste anche a Milano e Napoli. Nella capitale le tensioni maggiori con lancio di fumogeni e oggetti

Manifestazione per riaperture, tafferugli davanti alla Camera

Manifestazione per riaperture, tafferugli davanti alla Camera

Roma, 6 aprile 2021 - Giornata di proteste dei ristoratori e di altre categorie sull'emergenza chiusure a causa della pandemia da Coronavirus, nonostante s'intravvedano spiragli di riaperture a partire dal 20 aprile. A Milano il traffico è andato in tilt per le manifestazioni e a Caserta è stata bloccata l'autostrada A1.  La situazione più grave, però, si è registrata a Roma dove ci sono stati tafferugli in piazza Montecitorio.  Tra le associazioni che hanno aderito alla protesta e che erano presenti nella Capitale Mio Italia, Movimento Io Apro, la Rete delle Partite Iva, Apit Italia, Pin, Associazione Fieristi Italiana e Lo Sport è Salute. A manifestare anche alcuni movimenti politici, come Italexit e CasaPound.

Nuovo decreto e le ipotesi sulle riaperture: cosa può cambiare

Roma

TENSIONI E SCONTRI - Momenti di alta tensione davanti Montecitorio, con scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine, schierate in assetto anti sommossa. Mentre nelle prime fase della manifestazione la situazione sembrava tranquilla, con le proteste che si limitavano a cori e urla nei megafoni, nel primo pomeriggio il clima si è fatto più teso, con lanci di fumogeni e alcuni manifestanti che hanno tentato di sfondare le transenne a protezione della piazza. Le forze dell'ordine hanno contenuto i tentativi di sfondamento, fermando alcuni manifestanti. Oltre ai fumogeni, sono state lanciate anche alcune bottiglie. Le forze dell'ordine sono riuscite a contenere e bloccare i manifestanti, che volevano sfondare le transenne che delimitano e proteggono tutta l'area antistante Montecitorio. Dopo alcuni momenti di forte tensione, alcuni manifestanti sono stati fermati dalla polizia - con relativo sequestro di oggetti (tra cui delle catene) - la situazione è tornata pressochè tranquilla. I manifestanti hanno continuato a protestare al grido di "buffoni, buffoni" e "libertà, libertà". 

LA SECONDA CARICA DELLA POLIZIA - La calma è durata poco: intorno alle 16 nuovo lancio di oggetti contro la polizia: un agente è stato ferito e portato via a braccia. Un altro ha riportato un taglio alla testa ed è stato portato via in ambulanza. Gli agenti hanno eseguito una seconda carica sulla folla, composta da esercenti di attività sportive, ristoratori in gran parte riuniti sotto la sigla Mio Italia. Ci sono anche le insegne del Movimento di Gianluigi Paragone Italexit. Presenti anche esponenti di Casapound e Forza Nuova, e gli aderenti all'associazione Io Apro.  Tra i manifestanti uno indossa un copricapo con le corna simile a quello visto durante l'assalto a Capitol Hill, molti non indossano la mascherina. Dopo la seconda carica in piazza Montecitorio una donna è stata colta da un malore e ha perso i sensi. Due agenti sono intervenuti per trasportarla dall'area della manifestazione al piazzale presidiato dalle forze dell'ordine. È intervenuto un medico del presidio sanitario presente sul posto. A un certo punto un gruppo di manifestanti sembrava voler muovere verso piazza Colonna, dove ha sede la presidenza del Consiglio, e così alcuni cittadini che si trovavano in via della Colonnina, con bambini al seguito, hanno temuto di essere travolti, e hanno iniziato a correre imboccando una strada stretta, via dei Bergamaschi, che sfocia in piazza di Pietra. I poliziotti hanno prontamente chiuso la strada, intimando ai manifestanti di fermarsi perché c'erano dei bambini. Sette le persone identificate: la loro posizione è al vaglio della polizia. 

POLIZIA: "ESASPERAZIONE COMPRENSIBILE E NOI NE FACCIAMO LE SPESE" - “Rivolgiamo la nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione ai colleghi feriti durante le proteste davanti a Montecitorio, ed anche a tutti gli altri comandati in un servizio ben ‘più pesante e opprimente’ di quel che si possa pensare. Quanto accaduto non deve certamente meravigliare, si può pensare che i problemi siano finiti qua. Piuttosto, di fronte al protrarsi di uno stato di cose che schiaccia la cittadinanza sotto al peso di sacrifici insostenibili, è inevitabile che riprenda la sequela di proteste e manifestazioni di ogni genere da parte di tutte le più disparate categorie sociali ormai allo stremo", ha commentato Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato. E ancora: "E’ indispensabile censurare senza se e senza ma ogni tipo di violenza che, lunghi dall’affermare le legittime istanze di chi scende in piazza, fa passare in secondo piano, oltre che dalla parte del torto, chiunque abbia qualcosa da dire. Ma con altrettanta onestà intellettuale non possiamo che rilevare come questa esasperazione generalizzata sia comprensibile e ormai incontenibile, e ciò significa che bisogna dare ai cittadini risposte diverse". "Al momento, come sempre, solo le forze dell’ordine si ritrovano a raccogliere e fronteggiare gli sfoghi di un livello di disperazione che non può e non deve essere sottovalutato. Pensare di gestire questa situazione ormai non più emergenziale, dato che va avanti da oltre un anno, da una prospettiva scollata dalla realtà di chi invece non riesce più a tenere in piedi la propria esistenza costruita magari dopo una vita di lavoro, significa sottovalutare pericoli seri e reali per la sicurezza interna del paese”, ha concluso Mazzetti.

 

Milano

Tensione anche nel centro di Milano per due distinte manifestazioni di protesta che hanno visto il proprio epicentro tra la Stazione Centrale e via Melchiorre Gioia, nella zona nord della città. In strada i lavoratori delle imprese dei bus turistici, particolarmente colpite dalla crisi provocata dalla pandemia. Una quarantina di autisti si sono ritrovati vicino alla sede della Regione Lombardia per chiedere idealmente all'Ente sostegno e aiuti. Più animata la protesta degli ambulanti che si sono ritrovati davanti alla Stazione centrale: qui, al grido di "lavoro lavoro", circa 200 ambulanti si sono dati appuntamento per invocare ristori e per chiedere di "riaprire il prima possibile in modo da poter ritornare a lavorare". Un centinaio i mezzi con cui si sono dati appuntamento nel luogo del ritrovo, con inevitabili impatti sulla circolazione della zona. Il presidio, monitorato sempre dalle forze dell'ordine, si e' poi spostato verso la zona del Lazzaretto ma è stato bloccato dalla polizia in quanto non autorizzato. Attimi di tensione crescente poi il permesso concesso di proseguire, a piedi, verso la prefettura dove si sono accalcati alle transenne che bloccano la strada fino all'annuncio che una delegazione sarà ricevuta.

Napoli

La protesta dei 'mercatali' è iniziata invece in Campania sull'autostrada A1 all'altezza Caserta, sia in direzione Sud che Nord. Una coda lunga di auto e il traffico e' andato un tilt nel giro di 30 minuti. Da stamattina alle 9 gli operatori commerciali ma anche ristoratori ed esercenti di attivita' di vario tipo, hanno bloccato il traffico. Sul posto sono intervenute le pattuglie della polizia stradale e il personale della Direzione VI Tronco di Cassino di Autostrade per l' Italia. "La nostra intenzione", ha spiegato Peppe Magliocca presidente dell'Ana-Ugl di Caserta, "è arrivare a Roma per protestare contro una situazione assurda, con tanti operatori sul lastrico, che si sentono abbandonati". Manifestazioni anche in Puglia, a partire da Bari con un sit-in di protesta. Gli ambulanti denunciano di essere stati messi da parte sia dal governo centrale che da quello regionale.