Sarzana, trovato un altro cadavere dove è stata uccisa la prostituta albanese: un fermo

I due delitti potrebbero essere collegati e legati al mondo della prostituzione

Gli inquirenti sul luogo del ritrovamento

Gli inquirenti sul luogo del ritrovamento

Sarzana, 7 giugno 2022  - Un altro cadavere trovato nella zona dove due giorni fa è stato trovato il corpo di Nevila Pjetri, la donna di 35 anni, uccisa la notte tra sabato e domenica sul greto del torrente Parmigliola

A trovare la notte scorsa il cadavere di un transessuale, è stata la polizia della questura della Spezia. Dalle prime informazioni, sul corpo senza vita, appartenente ad un uomo giovane, presumibilmente italiano, erano stati rilevati segni di violenza. Non si esclude, al momento, un collegamento con il mondo della prostituzione e con la morte di Nevila Pjetri. Il corpo era ricoperto da rovi e sul posto si è recata la polizia scientifica con i vigili del fuoco e il medico legale. Poco distante è stata trovata un'auto all'interno della quale sono state rinvenute tracce di sangue.

Poi, la svolta: un uomo è stato fermato. Un artigiano della Lunigiana, 32 anni, residente ad Aulla, a cui sarebbe intestata l'auto rinvenuta a qualche centinaio di metri dal cadavere. Una Ford Fiesta grigia, priva di targa, al cui interno sono stati rinvenuti anche almeno due bossoli di pistola oltre ad alcune tracce di sangue su di un tappetino. Gli inquirenti sono risaliti a lui tramite il numero di telaio del veicolo, rimosso la scorsa notte e posto sotto sequestro dai Carabinieri della Compagnia della Spezia.

E' sospettato di aver ucciso Nevila Pjetri. I carabinieri del reparto operativo della Spezia, guidati dal colonnello Andrea Fabi, non gli hanno notificato alcun provvedimento formale, ma gli inquirenti ritengono possa fornire elementi utili a risolvere il caso degli omicidi di Marinella. Le indagini sulla morte di Nevila Pjetri sono al momento separate da quelle per l'omicidio di Carlo Bertolotti, il transessuale di 43 anni che faceva la parrucchiera.

Oggi, peraltro, l'autopsia sul corpo della Pjetri. Di sicuro Nevila è stata picchiata e ha provato a difendersi, poi è stata colpita dietro l'orecchio sinistro o con un cacciavite o con una pistola di piccolo calibro. Forse la donna, ragionano gli investigatori, aveva deciso di non prostituirsi più, oppure voleva mettersi in proprio. E così avrebbe firmato la sua condanna a morte. Gli inquirenti hanno sentito le amiche, i testimoni che la notte tra sabato e domenica potrebbero avere visto qualcosa. La donna è arrivata nei pressi di un distributore dove si prostituiva a bordo della propria auto ed è poi stata vista salire a bordo di una utilitaria bianca. Poi qualcuno ha visto un uomo scendere dalla vettura e scaricare il corpo sul greto del torrente Parmignola. I carabinieri hanno sequestrato diverse telecamere della zona per cercare di ricostruire le ultime ore di Nevila ma, soprattutto, per cercare di risalire all'assassino.

E' stata ammazzata con un colpo di pistola di piccolo calibro. Prima di venir uccisa, è stata picchiata. E' l'esito dell'autopsia. Secondo le prime informazioni, il killer ha prima colpito ripetutamente Nevila al volto poi ha estratto la pistola, probabilmente una calibro 22, gliel'ha puntata dietro all'orecchio sinistro e ha fatto fuoco.