CronacaSaman, il corpo riesumato aveva ancora i vestiti del giorno in cui è scomparsa

Saman, il corpo riesumato aveva ancora i vestiti del giorno in cui è scomparsa

Dopo giorni di lavoro, i resti sono stati riesumati nella notte. Il procuratore di Reggio: "E' ben conservato"

Reggio Emilia, 28 novembre 2022 - Addosso aveva ancora i vestiti che indossava quando è scomparsa, nelle notte tra il 30 aprile e l'1 maggio 2021: i poveri resti di Saman Abbas, la diciottenne pachistana di Novellara barbaramente uccisa dalla sua famiglia per avere rifiutato un matrimonio combinato, sono stati riesumati ieri notte (foto) ed ora saranno analizzati in un laboratorio specializzato di Milano.

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"Il corpo è integro e ben conservato"

"È emerso un corpo sostanzialmente integro, che si è ben conservato considerata la profondità nella quale è stato interrato per oltre un anno e mezzo. Indossava gli stessi abiti al momento dell'interramento", spiega Gaetano Calogero Paci, procuratore capo di Reggio Emilia.

"Ora si tratta di verificare l'integrità degli organi interni - prosegue cauto il procuratore - perché attraverso e su di essi saranno svolte le indagini di tipo autoptico per capire esattamente l'identità del corpo stesso. Certo è che il contesto in cui il corpo è stato ritrovato e anche qualche elemento peculiare già consentono di formulare una probabilità di identificazione, ma la prova regina è quella del Dna e solo attraverso una comparazione positiva sarà possibile dire che si tratti del corpo di Saman".

L'anatomopatologa e l'archeologo

Ad occuparsi delle analisi sul corpo sarà l'anatomopatologa Cristina Cattaneo che ieri sera era nel casolare (ancora sotto sequestro) dove è stato trovato il corpo. Il furgone della Croce Verde ha infartti trasportato il corpo di Saman al laboratorio di medicina legale dell'Università di Milano, diretto appunto da Cattaneo, nominata come perito dalla Corte d'Assise di Reggio Emilia. Cattaneo e il suo collega archeologo Dominic Salsarola si sono avvalsi di strumentazioni specifiche tra cui un escavatore speciale e setacci per analizzare anche il terreno.

I periti hanno tempo fino al 17 febbraio per presentare le loro conclusioni. In particolare, prooveranno a dare risposte su cause e tempistiche della morte, dinamiche dell'occultamento del cadavere e dovranno anche dire specificare se il decesso è avvenuto per lesioni o avvelenamento. La data del 17 febbraio cade una settimana dopo la prima udienza dibattimentale del processo a carico dei familiari di Saman che sono stati arrestati all'estero nei mesi scorsi

Sepolta nel casolare

A rivelare dove si trovasse il corpo, dopo mesi di infruttuose ricerche, è stato lo zio Danish Hasnain, sui cui vestiti è stato trovato il Dna della ragazza. Lo zio, assieme ai genitori della vittima (ma la madre è ancora latitante), e due cugini è a processo per omicidio e occultamento di cadavere. Il padre, Shabbar Abbas è stato rintracciato e arrestato in Pakistan e si trova in carcere a Inslamabad in attesa di estradizione: comparirà di nuovo davanti un giudice pachistano il prossimo 6 dicembre.

La seconda inchiesta

Intanto, la procura ha aperto una seconda inchiesta al momento senza indagati: si cerca inoltre di capire chi abbia aiutato o coperto i familiari nella fuga. Nel buco profondo dove è stato recuperato il corpo sono state cercate tracce di Dna, materiale che sarà cruciale nelle indagini. Nel casolare sono già stati raccolti un mozzocone di sigaretta e due bottiglie di birra.