Saldi estivi 2018, tutto pronto per gli acquisti scontati a Milano e in Lombardia

Confcommercio ricorda i principi base per evitare brutte sorprese negli acquisti

Saldi a Milano

Saldi a Milano

Milano, 4 luglio 2018 - Sabato 7 luglio è il giorno da segnare in agenda per gli amanti dello shopping: iniziano i saldi a Milano e in Lombardia. Nel capoluogo occhi puntati, come da tradizione, sulle principali arterie dello shopping cittadino: da Corso Buenos Aires al Quadrilatero della Moda, con cittadini e turisti a caccia di occasioni tra le boutique di via Monte Napoleone, via Manzoni, via della Spiga e Corso Venezia. Saranno presi d'assalto anche outlet e centri commerciali, dall'Arese Shopping Center all'Orio Center. La delibera di giunta regionale ad hoc del 14 dicembre 2011 stabilisce che i saldi inizino il primo sabato di luglio ed abbiano una durata massima di 60 giorni. Finiranno infatti il 30 agosto. La delibera regionale stabilisce anche le regole base per i saldi. Sui cartellini si dovrebbero quindi trovate sia il prezzo iniziale che la percentuale dello sconto o del ribasso. Inoltre, la merce in saldo deve essere separata da quella in vendita a prezzo normale. I clienti, infine, hanno il diritto di pagare con carta di credito.

Per acquistare senza problemi articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi base. La possibilità di cambiare il capo dopo che si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Anche per la prova degli abiti non c'è nessun obbligo per il negoziante. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 230 euro, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro. "Dopo una stagione primavera/estate non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi c'è attesa per questi saldi estivi che rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda multibrand - afferma il presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio, Renato Borghi - I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell'anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di concorrenza globale, o meglio di ‘dittatura digitale', capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare e relazionarsi. Abbiamo chiesto l'introduzione della web tax perché i colossi del web devono stare nello stesso mercato con le stesse regole e con le stesse imposte delle nostre attività. A questo proposito, auspichiamo che la Ue guardi a quanto deciso dalla Corte Suprema Usa che ha dato il via libera alle tasse sulle vendite on-line".