Roberto Gervaso, l'addio del governatore Fontana: "Giornalista intelligente e mai banale"

La giunta regionale esprime vicinanza alla famiglia del giornalista e scrittore, morto a Milano a 82 anni

Roberto Gervaso (ImagoE)

Roberto Gervaso (ImagoE)

Milano, 3 giugno 2030 - Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana si unisce al coro di cordoglio per la morte di Roberto Gervasoscrittore, giornalista e volto noto della tv, scomparso ieri a Milano, dopo una lunga malattia. Gervaso, 82 anni, era ricoverato in ospedale. Irriverente, ironico, raffinato intellettuale, mai conformista. Gervaso era "di casa" a Milano, dove viveva con la famiglia, lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica. Aveva iniziato l'attività giornalistica nel 1960, ma è grazie alla tv commerciale di Silvio Berlusconi che negli anni '90 è diventato noto al grande pubblico, anche per il suo immancabile papillon.

"Un uomo di cultura davvero unico nel suo genere. Arguto e mai banale, ha saputo cogliere con uno stile inimitabile fasi importanti della storia recente del nostro Paese. Ai suoi cari rivolgo la vicinanza della Giunta regionale e più in generale di tutti i lombardi". Così il governatore lombardo ricorda Gervaso. "La cultura italiana e quella lombarda - aggiunge Stefano Bruno Galli, assessore regionale all'Autonomia e alla Cultura - piangono un ottimo giornalista, scrittore,  commentatore, storico, opinionista televisivo e divulgatore. Un uomo che ha attraversato la storia repubblicana raccontando la politica, la società, la cronaca, con intelligenza, ironia e con un delizioso senso del paradosso, che nasconde sempre un fondo di verita'".

"Ha saputo raccontare - aggiunge l'assessore Galli - chi eravamo e come cambiavamo, nel corso degli anni e dei decenni. Lo ricordiamo penna del Corriere, allievo del grande Montanelli, con il quale scrisse sei volumi della Storia d'Italia, raccogliendo un grande successo. Lo ricordiamo anche come capace scrittore, bravo nel riportare al grande pubblico la storia dell'alchimista eretico siciliano Cagliostro, uno dei grandi protagonisti della massoneria del secolo decimottavo. Lo ricordiamo per tutto ciò e altro ancora. Ci mancherà il suo papillon e la sua voce, mai banale".