Locali chiusi, la protesta dei ristoratori a Milano/ FOTO e VIDEO

Prima manifestazione questa mattina davanti alla prefettura. Nel pomeriggio una seconda sotto il palazzo della Regione. GUARDA LE FOTO

I ristoratori davanti alla Prefettura

MILANO 21012021 Protesta ristoratori e consegna chiavi e prodotti davanti alla Prefettura , ANSA / PAOLO SALMORAGO

Milano, 21 gennaio 2021- Va in onda la protesta e la disperazione di ristoratori, gestori di bar e discoteche con una serie di proteste. 

Una prima  manifestazione di questa mattina:  un contenitore pieno di chiavi a simboleggiare le loro attività chiuse e cesti di cibo inutilizzato sono stati consegnati al prefetto di Milano, Renato Saccone. 'Basta Siamo  Stremati" è il nome della protesta guidata da Alfredo Zini che opera nel settore da quattro generazioni. "Senza ulteriori aiuti e riforme strutturali la ristorazione muore", dice Zini che, a nome dell'associazione Ristoratori  Milanesi, ha inviato una lettera anche al presidente del Consiglio  Giuseppe Conte, con proposte per salvare il comparto. Tra queste  la riduzione proporzionata del pagamento della contribuzione del  costo del lavoro, tasse, tributi locali ed energia riparametrati alle restrizioni imposte dal distanziamento e dalle chiusure  anticipate, ma anche l'istituzione di un Commissario  straordinario, competente del settore Horeca, per gestire modalità di apertura e erogazione dei ristori.

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Ma sempre questa mattina una nutrita delegazione della Brianza  ha organizzato un  blitz con un corteo di auto  per arrivare sotto  il Palazzo della Regione. Un primo gruppo è partito da Giussano dove la Valassina diventa a 3 corsie e via via si sono aggiunte le altre macchine.  Un centinaio di mezzi che hanno invitabilmente rallentato il traffico verso Milano sulla Statale 36. Alla protesta  hanno partecipato rstoratori ma anche  ambulanti e titolari di autonegozi (i cosiddetti "paninari").  La Polizia  di Stato, che vigila sulla manifestazione, ha costretto i  partecipanti a posteggiare le auto, circa 150, lungo viale Zara  e a recarsi in piazza città di Lombardia a piedi: solo una  delegazione di 7 autonegozi è stata autorizzata. Secondo la  Questura il presidio si sta svolgendo in tranquillità e una delegazione dovrebbe presto essere ricevuta negli uffici della Regione.  Sul loro  striscione una scritta recita "Dipendenti ristoranti e baristi de  dané pochi ne han visti" 

"Abbiamo lasciato libera la corsa d'emergenza e quella di  sorpasso - ha spiegato Mauro Meda, imprenditore di  Seregno - in modo che potessero passare i mezzi di soccorso e  siamo andati a circa 40 km all'ora. Qualcuno arriverà al lavoro  dieci minuti in ritardo, così capirà come ci sentiamo noi che non possiamo andare a lavorare!".. .