Ristoranti aperti la sera? Sì, alleati agli alberghi: la proposta lombarda

L'esecutivo regionale pensa a una scorciatoia per aiutare locali e hotel e fa appello al Governo

Preparativi in un ristorante

Preparativi in un ristorante

Milano, 10 febbraio 2021 - Consentire agli alberghi senza cucina e ai ristoranti di allearsi in modo che i secondi possano fare servizio al tavolo anche alla sera, fino alle 22, solo ed esclusivamente per i clienti dei primi. È questa la proposta avanzata dalla Regione Lombardia al Governo in attesa che si compia il passaggio tra l’esecutivo di Giuseppe Conte e quello di Mario Draghi. L’obiettivo di Palazzo Lombardia è duplice: consentire ad alcuni ristoranti di lavorare anche alla sera, senza doversi limitare all’asporto, in deroga a quanto previsto dai decreti del Governo per il periodo emergenziale, e agli alberghi che non hanno un servizio di ristorazione interna di essere più attrattivi in un periodo in cui gli spostamenti tra regioni sono vietati, se non per motivi di urgenza, lavoro o salute. 

"Seppur la via maestra rimanga quella di consentire la ristorazione fino alle 22, la riapertura degli impianti sciistici e più in generale il rilancio del turismo lombardo – premettono gli assessori regionali Guido Guidesi (Sviluppo economico), Lara Magoni (Turismo) e Massimo Sertori (Montagna) in una nota congiunta –, è fondamentale trovare subito una soluzione al problema delle strutture ricettive non dotate di ristorante, che stanno soffrendo in maniera importante la crisi economica. L’idea – spiegano – nasce dall’analogo sistema che consente alle imprese di attivare apposite convenzioni con i ristoranti locali allo scopo di utilizzarli come mense aziendali. In questo modo si darebbe l’opportunità agli alberghi di tornare a lavorare in modo adeguato e con servizi di qualità, ovviamente tenendo sempre al primo posto il rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione".

A chiedere all’esecutivo nazionale di consentire ai ristoranti di stare aperti con servizio al tavolo fino alle 22, ora alla quale scatta il coprifuoco, era stato il presidente della Regione, Attilio Fontana, insieme allo stesso Guidesi. Una richiesta sulla quale, ormai, dovrà eventualmente pronunciarsi il nuovo Governo. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha fatto sapere di aver sottoposto la proposta direttamente al premier incaricato, Mario Draghi, durante l’incontro avuto nell’ambito delle consultazioni. 

Da parte sua, Confcommercio si aggiunge alla Regione: "Una scelta di puro buon senso: al centro deve esserci sempre l’attenzione ai clienti che, altrimenti, si ritroverebbero senza un servizio essenziale e allo stesso tempo tanti alberghi privi di ristorante si vedrebbero tagliati fuori da ogni possibilità di riaprire. Senza ristorazione serale – osserva ancora Confcommercio Lombardia – si favorirà soltanto un turismo mordi e fuggi. Non è realistico e non è pensabile che si sia incentivati a passare un fine settimana in montagna se non si sa dove cenare o si è costretti a farlo restando chiusi in camera. Per noi la prospettiva resta quella della ristorazione, per tutti, aperta sino alle 22, ma per le attività della montagna, dove tutto si tiene, diventa un tema ancora più delicato".