Ristoranti al chiuso: massimo 6 al tavolo. Nessun limite all'aperto

Burioni bolla il dibattito come "discussione surreale", mentre Pregliasco avverte: attenzione ai colpi di coda del virus come in UK

Ristoranti al chiuso aperti dal 1°giugno

Ristoranti al chiuso aperti dal 1°giugno

Milano, 3 giugno - Tavoli da 6 al chiuso e senza limite all'aperto in zona bianca. Mentre nelle aree 'gialle' l'asticella dovrebbe restare ferma a 4 commensali, sia all'interno che all'esterno. Dovrebbe essere questo - riferiscono fonti di governo - il punto di equilibrio su una delle ultime querelle relativa alle riaperture, il punto di caduta per superare le divisioni nella maggioranza di governo nonché tra l'esecutivo e le Regioni. Le Regioni avevano proposto il limite di 8 commensali in zona bianca, ma alla fine sembra essere prevalsa la linea della gradualità e della maggior prudenza. Una linea che trova i virologi divisi e per differenti motivazioni, anche se i più sottolineano che non dipende dal numero di commensali bensì da quanti di loro sono vaccinati. Voce fuori dal coro quella dello chef Filippo La Mantia: "Questo è un momento delicato, stiamo per arrivare all'Italia tutta in zona bianca, i ristoranti hanno ripreso e sono pieni, abbiamo aspettato tanto io non mi starei a lamentare, va bene così. Secondo me tra un mese potremo stare a tavola tutti insieme".  Per La Mantia, "a livello logistico non cambia tantissimo" perché, fa notare, "invece che un tavolo da 8 se ne faranno due da 4 alla distanza decisa dal governo".

Galli: 4 a tavola o più? Dipende da quanti sono vaccinati

"E' diverso avere una tavolata di 10 vaccinati rispetto a una tavolata di persone non vaccinate. Quattro a tavola o di più? Dipende da quanti sono immunizzati". Precisa Massimo Galli direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. "A oggi - aggiunge - non sarebbe stato più il caso di parlare del numero delle persone che possono sedere insieme in un ristorante al chiuso, se avessimo avuto più gente vaccinata. E' una questione destinata ad essere, spero, superata molto alla svelta".

Pregliasco: attenti ai colpi di coda del virus come in UK

Quattro a tavola al ristorante? "Potrebbe essere una buona mediazione quella di dire in 4 solo al chiuso. Come step da modificare via via, come in una strategia di guerra". La pensa così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano, sul vincolo per i commensali al ristotante. "E' chiaro che non c'è un manuale di gestione - sottolinea Pregliasco - ma il principio generale è ridurre la frequenza dei contatti e in questa fase dobbiamo essere prudenti. Andiamo con attenzione - avverte - perché, come vediamo dall'Inghilterra, dei colpi di coda del virus possono esserci per tanti motivi: nuove varianti e ancora una situazione vaccini che deve correre e che dobbiamo far correre nelle migliori condizioni possibili per avere poi un bel risultato di medio termine, ovvero per l'estate".

Burioni: discussione surreale 

Una discussione "importante", ma condotta in modo "surreale" la definisce il virologo Roberto Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Nessuno, né le istituzioni, e sorprendentemente neanche leassociazioni dei ristoratori, ha tirato in ballo l'elemento più importante dal punto di vista sanitario: chi si siede a tavola è vaccinato o non è  vaccinato?".  "La discussione attuale sul numero di posti che dovrebbero essere concessi ai ristoratori in ogni tavolata per riaprire i ristoranti in sicurezza" in era Covid "è importante", scrive Burioni sul sito 'MedicalFacts' da lui fondato.

Bassetti: l'ennesima sciocchezza, come la mascherina a tavola con la cannuccia

"Mi sembra l'ennesima panzana, l'ennesima sciocchezza, di cui stiamo discutendo fino a oggi perché devono dirmi qual è il dato scientifico secondo cui se si sta a tavola in 6 o 8, ci si infetta di più che se si sta in 4. Dove è scritto questo? Vorrei vedere un lavoro scientifico che dice che al tavolo da 4 non si infettano mentre a quello da 6 ci si contagia". Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova bolla le discussioni sul numero massimo di 4 commensali allo stesso tavolo al ristorante, al centro del tavolo tecnico previsto che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi. "Se ci sono le dovute distanze a tavola e si seguono tutte le misure - afferma Bassetti - non c'è nessun problema, neppure al chiuso. Questa è come la mascherina a tavola con la cannuccia. Evitiamo di farci ridere dietro dal mondo intero. Dobbiamo cercare di avere buonsenso - sottolinea l'infettivologo - magari evitando le tavolate da 50 persone, ma anche comprendendo che chi va al ristorante prima prende l'aperitivo e quindi sta insieme. Poi magari fa il dopocena insieme. Quindi sono provvedimenti ipocriti".