Vaccini, superato l'80% di iniezioni. Figliuolo: "Terza dose per tre milioni di italiani"

Secondo il consigliere del ministero, la variante Delta impone di arrivare alla soglia del 90% di completamente vaccinati, per evitare altre chiusure

Vaccini Covid

Vaccini Covid

Milano - In Italia a oggi sono 38.894.060 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, cioè il 72,01% della popolazione over 12. Superato invece l'80 per cento, se si considerano le prime dosi. Ma non basta. Né in vista dell'obiettivo dell'80% di completamente vaccinati, fissato dal Governo, né secondo gli esperti. In particolare Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che a Morning news su Canale 5 ha insistito: bisogna continuare e accelerare con la campagna vaccinale anti-Covid in modo da avere coperto oltre il 90% della popolazione. "In questo modo non chiuderemo più, perché questo di fatto garantisce una limitazione della circolazione del virus e non fa della situazione un problema sociale, ma solo di chi non si sarà vaccinato e andrà in ospedale, che però non saranno pieni al punto da negargli l'accettazione".

Il commissario Figliuolo: superato l'80% 

"Oggi è un bel giorno perché abbiamo appena raggiunto e di poco superato l'80% delle prime inoculazioni: è un traguardo importante perché ci dice che fine settembre raggiungeremo l'80% di platea interamente vaccinata ovvero 43milioni e 200mila cittadini dai 12 anni in su che completeranno la scheda vaccinale". A dirlo è il commissario per l'emergenza Covid Figliuolo in visita all'hub vaccinale Amazon a Passo Corese.

 "Sui giovani siamo avendo ottimi risultati: Su 100mila prime inoculazioni di ieri il 30% ha riguardato la fascia 12-19 anni, a livello complessivo vanno bene le prime inoculazioni anche se per i 12-15enni siamo al 50% di prime dosi ma questa è l'ultima categoria per cui è stata attivata la campagna per cui è solo una questione di tempi". "Sugli over 80 invece siamo ad oltre il 95%: su 4 milioni e 555mila ne mancano 250mila, pochi paesi al mondo hanno raggiunto questo risultato", ha aggiunto Figliuolo.

Preoccupa la fascia dei 50enni non vaccinati

"C'è preoccupazione su quel milione e 800mila cittadini tra i 50-59 anni non ancora vaccinato e anche se abbiamo raggiunto l'82% delle prime inoculazioni questo potrebbe non bastare: il mio appello è a queste persone anche se c'è stata una ripresa della campagna vaccinale negli ultimi giorni con oltre 10mila prime inoculazioni al giorno per questa fascia età", ha detto ancora Figliuolo. 

Terza dose

 "Le prime somministrazioni della terza dose, che è bene ricordare sarà un richiamo, ovvero una cosiddetta 'dose booster', riguarderanno inizialmente una platea di circa 3 milioni di persone, i cosiddetti 'immuno-compromessi', e cioè quelle persone che hanno bisogno di un aiuto per la risposta del loro sistema immunitario. Per loro già a luglio il Comitato Tecnico-Scientifico si era espresso circa l'eventualità di effettuare una ulteriore dose di richiamo, e siamo ora in attesa che si esprima il comitato tecnico scientifico dell'Aifa, l'agenzia italiana del Farmaco".

E' quanto ha detto il commissario Figliuolo. "Per questo lavoro stiamo ulteriormente affinando la macchina organizzativa e i sistemi informatici - ha proseguito Figliuolo - per poi colloquiare con le Regioni e le Province, con cui si sta lavorando in piena sinergia. Dopo questo passaggio si proseguirà, sempre in base alle indicazioni della scienza, ovvero del Comitato Tecnico-Scientifico, con le persone più anziane, le Rsa, il personale sanitario, e poi si vedrà. Noi siamo pronti, le dosi ci sono, e quindi andiamo avanti".

La variante Delta

Ma come detto, secondo Ricciardi la soglia dell'80 per cento, alla luce della variante Delta, non basta più. "Dipende tutto dalla copertura vaccinale, bisogna incrementarla a tutti i costi e portarla a oltre il 90% perché questo virus è variato. Con la variante delta, una persona ne può infatti contagiare in media altre 7. E se questo avviene all'esterno, come stiamo vivendo ora, cosa potrà succedere all'interno, dove la probabilità di infettare è del 56%, quindi quasi certa?", continua. I vaccini in circolazione "riducono il rischio di morte al 100%, di malattia grave al 95% e infezione al 60-70% - prosegue Ricciardi -. Purtroppo però con la variante delta un 20-30% dei vaccinati può avere l'infezione e trasmetterla. Per questo ora bisogna accelerare campagna vaccinale per proteggere da morte e malattia grave tutti gli italiani, e piano piano limitare le chiusure e garantire che tutte le attività possano svolgersi anche all'interno".

Basta lockdown generalizzati

Ricciardi è comunque convinto che "non si tornerà mai più a lockdown generalizzati dell'anno scorso. Bisognerà monitorare la curva dei contagi e se i ricoveri risalgono, prendere le decisioni conseguenti. Ma se siamo bravi a controllare epidemia con vaccini e green pass, come stiamo facendo adesso, non avremo bisogno di chiusure". Man mano che aumenta la copertura vaccinale e la possibilità di fare il vaccino a tutti, conclude l'esperto "va bene la formula attuale del green pass, in modo da avere la certezza che chi entra in un ambiente chiuso non infetta".