Riapertura scuole, le nuove regole per il rientro in classe. Mense sorvegliate speciali

Lunedì 10 gennaio si torna in presenza tra tante polemiche. Cosa fanno gli altri Paesi

Milioni di studenti si preparano a rientrare in classe lunedì 10 gennaio. Un ritorno condito dalle polemiche e dalle defezioni, come quella della Campania che guida la fronda delle regioni contrarie alle lezioni in presenza, con il sostegno di varie associazioni e sindacati di categoria che ritengono folle il rientro in classe nel pieno del contagio. La Sicilia ritarda di 3 giorni, la Puglia recrimina, il Trentino annuncia di non applicare le nuove norme mentre  in Lombardia "tutto è pronto" ma non mancano singoli Comuni che seguono l'esempio del governatore campano De Luca mentre si annunciano ricorsi e proteste. Il Governo tira dritto ma più di medico esprime forte preoccupazione.  

Covid a scuola, un'aula sanificata
Covid a scuola, un'aula sanificata

Intanto,  il ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole "una nota operativa con le indicazioni per l'applicazione delle nuove misure per la gestione dei casi di positivita' contenute nel decreto legge approvato lo scorso 5 gennaio in Consiglio dei ministri". La circolare ripercorre quanto previsto dal decreto legge per la gestione dei casi di positivita' fra gli alunni ma anche quanto previsto per il personale scolastico, interno ed esterno, in base alle recenti disposizioni del ministero della Salute, in particolare quelle del 30 dicembre scorso. La nota approfondisce alcuni aspetti che sono stati oggetto di quesiti dopo l'approvazione del decreto.

Le regole

In particolare, nel documento si specifica che, "nella scuola secondaria di I e II grado, quando si registrano due casi di positivita' in una stessa classe i requisiti per poter frequentare in presenza, durante il regime di autosorveglianza, devono essere dimostrati dall'alunno interessato alla scuola di appartenenza. Il decreto prevede, infatti, che, con due casi di positivita' nella stessa classe, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che sono guariti da meno di 120 giorni, che hanno fatto la dose di richiamo, possono frequentare in presenza, in regime di autosorveglianza". Per il ministero, "la norma di legge, dunque, in questo specifico caso autorizza le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che cio' comporti una violazione della privacy". La nota ricorda anche che "il decreto prevede tamponi gratuiti per chi e' in regime di autosorveglianza. Tamponi che potranno essere effettuati presso le farmacie e le strutture convenzionate". L'help desk amministrativo del ministero resta "a disposizione dei dirigenti" per ogni ulteriore richiesta di chiarimento. 

Le nuove regole
Le nuove regole

I più piccoli

Nel "sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni", ricorda la nota, "in presenza di un caso di positivita' nella sezione o gruppo classe" per i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo si prevedono la sospensione per 10 giorni dell'attivita' didattica e la quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita - tampone molecolare o antigenico - con risultato negativo. Per la scuola primaria, in presenza di un solo caso di positivita' nella classe, per gli allievi frequentanti la stessa classe del caso positivo si prevede l'attivita' didattica in presenza, con raccomandazione di "consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri" e la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si e' stati informati del caso di positivita' e da ripetersi dopo cinque giorni. In presenza di almeno due casi positivi, viene sospesa l'attivita' didattica in presenza e si applica la dad per la durata di 10 giorni; prevista quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita - tampone molecolare o antigenico - con risultato negativo.

Medie e superiori

Nella scuola secondaria di I e II grado e per i percorsi di istruzione e formazione professionale, in presenza di un caso di positivita' nella classe gli alunni frequentanti la stessa classe continuano a seguire le lezioni in presenza, con l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni; viene raccomandato di non consumare pasti a  scuola "a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri". Se i casi positivi sono due, le misure sono differenziate in funzione dello stato vaccinale:

  •  "per gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che lo abbiano concluso da piu' di 120 giorni, che siano guariti da piu' di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo" scatta la sospensione dell'attivita' in presenza e il passaggio alla didattica digitale integrata per la durata di 10 giorni;
  •  "gli alunni che abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, o che siano guariti, da meno di 120 giorni e coloro ai quali sia stata successivamente somministrata la dose di richiamo" restano in presenza con l'obbligo di indossare mascherine di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni. In questo caso, "corre l'obbligo di precisare che, alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza, seppur in regime di autosorveglianza, devono essere dimostrati dall'alunno interessato: "l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, e' abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo. specifico caso"

Di seguito una carrellata su come si stanno muovendo i principali Paesi stranieri

Francia

A pochi giorni dal ritorno in aula, si contano 47.453 contagi e 9.202 classi costrette alla dad. Di fronte alla valanga di casi, Parigi ha già ammorbidito il nuovo protocollo adottato per gestire i contagi: gli studenti non dovranno più sottoporsi a un nuovo percorso completo di 3 tamponi in 4 giorni per ogni caso che si manifesta in classe per i 7 giorni successivi. Con un primo test negativo si torna in presenza, ma se poi uno dei successivi si rivela positivo, non sarà necessario ricominciare per tutti la serie di test. Gli incontri genitori-insegnanti sono a distanza. Da novembre era già tornato l'obbligo di mascherina.

Stati Uniti

Nei diversi Stati si punta ad accelerare il tracciamento, senza escludere il ritorno alla dad in caso di necessità. Le linee guida dei Cdc suggeriscono l'uso delle mascherine. Per poter tornare in aula, a Washington, D.C. a tutto il personale e a 51.000 studenti delle scuole pubbliche è stato chiesto un test negativo. La California si è impegnata a fornire kit gratuiti per il tampone fai da te a tutti i suoi 6 milioni di studenti delle scuole pubbliche. In Massachusetts e Michigan la ripresa delle lezioni è stata ritardata di alcuni giorni per consentire i test. A New York City, il distretto più grande del Paese, controlli rafforzati per il milione circa di studenti. E invece di mettere in quarantena un'intera classe se uno studente risulta positivo, a tutti i compagni verranno forniti test rapidi da effettuare a casa. In caso di esito negativo, potranno tornare in aula il giorno dopo, facendo un nuovo tampone dopo una settimana. CANADA - In alcuni Stati come l'Ontario, che ospita la capitale federale Ottawa, le autorità hanno rinviato almeno al 17 gennaio il ritorno alle lezioni in presenza, inizialmente previsto mercoledì scorso. Ma le associazioni dei pediatri locali hanno chiesto in una lettera aperta al governo di non far slittare oltre il rientro, affermando che «certe decisioni e misure costituiscono per i bambini e i ragazzi un rischio molto più grande del virus stesso».

Regno Unito

Riapertura post-natalizia delle scuole con un rafforzamento dei protocolli di cautela sanitaria. Anche in Inghilterra è scattato l'obbligo di mascherine in aula per gli studenti di medie e superiori, ma anche quello di un test negativo per rientrare dalle vacanze e di un doppio tampone settimanale di controllo per tutti (In Galles, dove la riapertura è stata posticipata a lunedì, i test saranno tre). I kit verranno forniti gratuitamente agli istituti.

Germania

Obbligo di mascherine all'interno degli edifici scolastici per tutte le fasce d'età, ma possono essere tolte per esami e presentazioni. Le regole variano secondo il Land. Previste quarantene più brevi che per il resto della popolazione e limitate ai contatti molto stretti. In Belgio e Spagna le mascherine a scuola sono obbligatorie per gli alunni sopra i 6 anni.