Riapertura discoteche, il 12 giugno test a Milano e Gallipoli. Biglietti solo col tampone

Potranno accedere massimo duemila persone. Niente distanziamento e mascherina obbligatoria solo al Fabrique in quanto locale al chiuso

Ragazzi in discoteca

Ragazzi in discoteca

Si terranno il 12 giugno e non più il 5 i due eventi test nella discoteca Praja di Gallipoli e Fabrique di Milano. Lo ha annunciato l'amministratore del locale pugliese Pierpaolo Paradiso, sottolineando che "adesso si attende l'ok delle Regioni Puglia e Lombardia" per organizzare le serate. La serata di prova servirà a capire se sarà possibile riaprire le discoteche e prevedere tutta una serie di regole: nei locali dovranno esserci duemila persone e sarà obbligatorio fare il tampone nelle 36 ore precedenti l'ingresso nel locale. Il biglietto si potrà acquistare soltanto online e si sbloccherà dopo che il laboratorio di analisi che ha eseguito il tampone, collegato con la piattaforma che emette il biglietto, comunicherà l'esito negativo dell'esame.

Una settimana dopo l'evento tutti i presenti alla serata dovranno effettuare un nuovo tampone per verificare la negatività. Non è previsto, per entrambe le discoteche, il distanziamento sociale mentre la mascherina dovrà essere indossata solo al Fabrique visto che si tratta di un locale al chiuso. Al Praja la mascherina non sarà invece obbligatoria e dovrà essere utilizzata solamente per andare al bagno e quando si è in fila per entrare. Sulla possibilità che la Puglia dia l'ok all'evento, l'amministratore del Praja è fiducioso perché tra gli esperti che hanno collaborato alla scrittura del protocollo c'è l'assessore regionale Pierluigi Lopalco. "L'auspicio - ha detto Paradiso - è che ci sia presto un green pass, affinché le discoteche possano diventare per tutti delle bolle sicure".

Per quanto riguarda la serata milanese, invece, il sindaco Sala ha spiegato che "stiamo ancora aspettando una risposta del Comitato tecnico scientifico per fare l'esperimento al Fabrique in totale sicurezza. Siamo l'unica città che ha fatto questa richiesta, ma credo che sia giusto provare. Siamo in attesa della risposta del Cts, se fosse positiva siamo pronti a fare il test".