Riapertura cinema e teatri al tempo del Covid: domani si decide

Domani il Comitato tecnico scientifico valuta il protocollo per la riapertura delle sale

I teatri al tempo del Covid

I teatri al tempo del Covid

Roma, 23 febbraio 2021 - Si terrà domani la riunione del Comitato tecnico-scientifico per valutare i protocolli di sicurezza messi a punto dalle associazioni e dal ministero della Cultura per la riapertura di cinema, teatri e sale da concerto.

Il protocollo operativo è stato realizzato da 45 associazioni di categoria e diffuso congiuntamente da AudioCoop, Aia, Esibirsi e Rete dei Festival, e ha l'obiettivo di consentire la riapertura programmata entro la primavera 2021, favorendo così la adeguata e necessaria organizzazione e promozione degli eventi.

Il documento, articolato in sei punti - capienza (numero di spettatori che possono accedere), biglietteria, flussi di pubblico e personale, gestione spazi (sala, palco, retropalco e camerini), produzione (formazione e informazione degli operatori e del personale artistico e individuazione del referente Covid, allestimento e smontaggio) - parte dalla premessa che il settore della cultura e delle arti performative è una componente fondamentale del Paese, alimentata da centinaia di migliaia di imprese e lavoratori, che sviluppa un'economia di miliardi di euro e dunque, al pari degli altri settori, essenziale allo sviluppo sociale ed economico europeo.

Gli esperti

Riapertura palestre e piscine, cinema e teatri. Si andrà verso una riapertura o la linea sarà ancora del massimo rigore? Per Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano: "Prima ci vuole una campagna vaccinale e qualche mese ancora, serve il 20-30% di popolazione vaccinata - ha spiegato a Radio2 -. Intanto iniziamo a prepararci e cerchiamo di non dare comunicazione maldestre come quelle sulle piste da sci". C'è chi richiede l'apertura serale dei ristoranti già dalla prossima settimana: "No, credo proprio di no", ha detto l'esperto. In merito alle disposizioni del Consiglio dei ministri, per Pregliasco "rappresentano una continuità" rispetto alle misure attualmente in vigore, di fronte a "una situazione stabile dei contagi" da coronavirus. Una condizione di calma che potrebbe però precedere la tempesta, perché lo sguardo all'orizzonte "vede possibili nubi riferite alla presenza di varianti" di Sars-CoV-2.

Le manifestazioni

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Oggi in diverse città italiane, fra cui Milano, si sono svolti flashmob dei lavoratori del settore spettacoli per chiedere la riapertura delle attività che sta mettendo in ginocchio un intero settore da ormai un anno. "Siamo qui oggi insieme a tutti i lavoratori dello spettacolo e della cultura per rivendicare i loro diritti e la loro tutela, cosa che è necessaria vista la pandemia e visto che è un anno che molte attività sono cessate e sono bloccate". Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha partecipato alla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo in piazza Beniamino Gigli, davanti al Teatro dell'Opera di Roma. Una delle manifestazioni indette dalle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che si sono svolte in diverse piazze italiane.