Covid, Bassetti: dall'1 aprile nuova fase, ma serve reset regole

Con la fine dello stato di emergenza novità per uso green pass, quarantena per contatto positivo e capienze. L'infettivologo: in Italia c'è una stratificazione di norme e obblighi che oggi non hanno senso

"Dal primo aprile inizia una fase diversa. La nostra vita non può più essere declinata dal legislatore e dal Governo ma da noi stessi. Gli italiani sanno quali comportamenti servono e li conoscono. Questo virus non uccide più come prima e certe misure che sono state imposte per la salute pubblica non ci devono più essere". Queste le parole di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando ad Adnkronos l'allentamento delle misure previste con la fine dello stato di emergenza Covid giovedì prossimo.  "La mascherina - ha aggiunto l'esperto - va declinata alle esigenze del singolo e non imposta con l'obbligo, l'anziano o la persone fragile la usano? Benissimo ma non deve essere obbligata. Siamo il paese più conservatore sull'uso delle mascherine. E poi da medico sono stufo, queste sono misure che noi non abbiamo preso ma sono state pensate e decise da burocrati". 

"Negli ultimi due anni abbiamo accumulato una serie di norme, obblighi, regole, leggi sul Covid"

Dall'1 aprile l'Italia percorrerà nuove tappe della road map verso la "normalità" attraverso una serie di misure tracciate dal nuovo decreto del Governo, con diverse tappe fino alla fine del 2022. Nell'arco dei prossimi mesi sono previsti i cambiamenti più importanti, ad esempio la fine dell'obbligo del 'pass' quasi ovunque. 

Regole Covid dall'1 aprile a fine anno, il decreto in Gazzetta ufficiale: le novità

Proprio in merito alla "burocrazia della pandemia" arriva da Bassetti una ulteriore riflessione, che parte da aneddoti della vita di tutti i giorni del medico, che ha spiegato di voler "lanciare una iniziativa, Bu-Covid". "Sappiamo quanto l'Italia sia un Paese burocratizzato su tutto ed evidentemente il Covid non poteva non esserlo - ha commentato -. Negli ultimi due anni abbiamo accumulato una serie di norme, obblighi, regole, leggi sul Covid che ci rendono oggi un Paese ridicolo rispetto al resto del mondo". 

"Non possiamo oggi avere queste norme quando siamo di fronte ad un altro virus" L'infettivologo a questo punto entra nel dettaglio. "Sull'aereo non ho potuto mettere la giacca nella cappelliera ma sulle ginocchia perché vietato dalla norme anti-Covid, al ristorante mettiamo la mascherina quando andiamo al bagno ma non seduti e poi i tavoli non sono più distanziati ma dobbiamo mettere la mascherina se ci alziamo. La Dad a scuola è anacronistica - aggiunge -. Se si vuole fare la riunione di condominio va sanificata la sala spendendo 100 euro, la misurazione della temperatura prima si salire in areo non serve. Sono regole che oggi non vanno più bene. La gente si stufa e pensa di essere presa in giro".  Secondo Bassetti, "non possiamo oggi avere queste norme quando siamo di fronte ad un altro virus". Per questo l'iniziativa Bu-Covid "vuole provare a scardinare la burocrazia e ha svegliare la politica che vorrei ascoltasse di più i cittadini ma invece è scollata dalla realtà", conclude.