La variante Delta fa paura, ecco le regioni che prevedono tamponi all'arrivo

Test obbligatorio per chi arriva da Malta, Spagna, Portogallo e Regno Unito: così le zone più turistiche si blindano

Passeggeri in attesa per il tampone in un aeroporto

Passeggeri in attesa per il tampone in un aeroporto

Milano - I nuovi casi di Covid vengono sempre di più da fuori. Lo conferma l'ultimo report dell'Iss, l'Istituto superiore di sanità, dove si legge che "la maggior parte dei casi segnalati è acquisita localmente ma dal mese di giugno 2021 si osserva un lieve incremento, in percentuale, dei casi importati. Lo confermano anche i dati registrati nell'ultima settimana: in particolare nel 74,2% dei casi diagnosticati è riportata una trasmissione autoctona dell'infezione, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (76%); nel 5,2% i casi provengono da un paese estero e lo 1,1% da altra regione o provincia autonoma".

E per questo le regioni che più hanno da perdere ora da nuove chiusure, quelle turistiche, cercando di blindarsi reintroducendo i tamponi per chi arriva dalle zone considerate più a rischio. Ma su una cosa i governatori di tutte le regioni sono chiari: chiedono che i parametri per il cambio di colore (e di rischio) della regione non siano più legati al numero di casi, in crescita ovunque a causa della variante Delta, bensì alle ospedalizzazioni. 

Leggi anche: Covid, boom di contagi tra i giovani. Il Cts: "Ora Green Pass in ristoranti e discoteche"

Sicilia

Sull'isola la situazione è sotto controllo ma in via di peggioramento. Sono qui quattro delle cinque mini zone rosse d'Italia e continua a salire la curva del contagio Covid, tra l'altro ieri e ieri i nuovi positivi scoperti sono stati 431, su un totale di 13.176  tamponi antigenici e molecolari. L'Isola è la terza regione italiana per incremento dei casi, dietro al Lazio e alla Lombardia. Per questo il governatore Nello Musumeci corre ai ripari. 

Una nuova ordinanza dei giorni scorsi impone il tampone obbligatorio per chi arriva in Sicilia da Malta, Francia, Grecia e Paesi Bassi o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti. Questo test si aggiunge ai tamponi già obbligatori per chi arriva nell'isola da Spagna e Portogallo e, come disposto a livello nazionale, dai paesi extra europei India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka. 

Un'altra iniziativa che cerca di combinare turismo e sicurezza è quella che riguarda i trasporti verso le Eolie: ieri sulla nave Laurana della Caronte & Tourist, partita giovedì da Milazzo e diretta alle isole Eolie e a Napoli, e ripartita ieri dal capoluogo campano, sono stati somministrati vaccini ai residenti dell'area metropolitana di Messina, e ai turisti che hanno dimostrato di soggiornare più di 20 giorni alle Eolie o in generale in provincia di Messina. Sarà possibile effettuare i vaccini durante la navigazione e anche i tamponi su base volontaria quando la nave attraccherà nei diversi porti, dando cosi la possibilità ai viaggiatori di effettuare un tampone antigienico rapido.

Sardegna

Va verso la reintroduzione dei tamponi obbligatori per chi arriva sull'isola, anche la Sardegna. "Ripristiniamo un'intensificazione dei controlli rispetto agli arrivi dai Paesi che, in questo momento, hanno il più alto tasso di incidenza di casi dovuti alla variante Delta". Lo ha specificato il presidente della regione, Christian Solinas, annunciando che in queste ore si sta lavorando sull'ordinanza che riporterà i controlli negli scali dell'isola. "Purtroppo - prosegue il presidente - ancora una volta la Sardegna dovrà provvedere da sé. Questi controlli si sarebbero dovuti svolgere alla fonte, cioè agli imbarchi prima della partenza. Avevamo chiesto allo Stato e all'Europa semplicemente di richiedere un controllo del Geen pass e della condizione di negatività insieme al biglietto di viaggio. Invece ci ritroviamo, purtroppo, a dover intervenire direttamente. Attualmente la situazione è sotto controllo - precisa Solinas -, fortunatamente le ospedalizzazioni sono basse".

Abruzzo

Controlli su tutti gli aerei provenienti da Malta, dal Regno Unito e dalla Spagna vengono svolti scorsi all'Aeroporto internazionale d'Abruzzo a Pescara. E numerosi passeggeri sono finora finiti in quarantena. A stretto giro il provvedimento potrebbe essere esteso anche ai passeggeri provenienti dalla Grecia.  "Siamo stati i primi in Italia - spiega Alberto Albani, referente sanitario della Regione Abruzzo per le maxi emergenze sanitarie - ad avviare questi controlli, grazie all'ordinanza emessa nei giorni scorsi dal presidente Marco Marsilio. Tutti coloro che atterrano vengono sottoposti a tampone molecolare per la rilevazione del virus Sars Cov2. In questa maniera abbiamo scovato diversi positivi". 

Veneto

Anche il Veneto ha introdotto l'obbligo di controlli "alla luce degli sviluppi della diffusione nel mondo dei contagi da variante D del Covid". Zaia ha firmato ieri una nuova ordinanza che istituisce misure di controllo e sicurezza per chi arriva negli aeroporti veneti. "Si tratta di un'attività prudenziale - specifica Zaia - che riguarda in particolar modo alcuni Paesi europei per i quali l'Ecdc, l'European Centre for Disease Prevention and Control, segnala delle criticità". In via di estrema cautela per la salute dei cittadini, per chi rientra da questi Paesi Europei, e che non è vaccinato, si fa obbligo di effettuare un tampone, dando l'opportunità di effettuarlo, o all'arrivo in aeroporto, o in uno dei centri tampone del territorio. Questi i Paesi: Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria.

Cosa sta succedendo a Malta

Mercoledì scorso Malta ha chiuso le scuole di inglese, che ogni anno portano sull'isola migliaia di ragazzi da tutta Europa, nel tentativo di arginare i focolai. Ci sono ancora centinaia di studenti italiani, tedeschi, spagnoli e francesi bloccati perché o positivi o in contatto con compagni di viaggio positivi. Le autorità maltesi stanno pensando di organizzare voli per il rimpatrio. Il numero dei ragazzi italiani posti in quarantena in Covid hotel è salito a oltre 250 tra positivi conclamati e negativi entrati in contatto.