Recovery Plan, Draghi incassa il sì della Camera

I voti favorevoli sono 442, 51 gli astenuti e 19 i voti contrari

Roma - Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza sul  Recovery plan. I voti favorevoli sono 442, 51 gli astenuti e 19 i voti contrari. L'aula della Camera ha respinto la risoluzione presentata da Fratelli d'Italia sulle comunicazioni del premier Mario Draghi su cui il governo aveva espresso parere negativo.  

 

Il discorso

La cifra storica è 248 miliardi di euro, per finanziare centinaia di progetti "ambiziosi". Ma sbaglia chi pensa che il Piano nazionale di ripresa e resilienza sia solo numeri e scadenza: quel piano è «vita», è il «destino» di un intero Paese. Il presidente del Consiglio l'aveva presenta così alla Camera il piano di riforme e investimenti che sono il cuore della sua azione di governo e "forse" l'ultima occasione per "porre rimedio" ai ritardi dell'Italia. "Ritardi, inefficienze, miopi visioni di parte" nella realizzazione del piano "peseranno sulle nostre vite" e sull' "Italia di domani", aveva avvertito il premier nel suo discorso alla Camera.

Giorgia Meloni (FdI)
Giorgia Meloni (FdI)

 

Fratelli d'Italia contro

L'intervento di Giorgia Meloni. "Quando il governo Draghi ha buttato giustamente il pessimo documento di Conte, il problema è che ha buttato anche tutto il lavoro che aveva fatto il Parlamento e questo non è normale. E noi dovremmo votare un documento così strategico in queste condizioni? Il ruolo dei parlamentari non è fare il pubblico pagato, in questo caso non pagante, alle sue relazioni. Fdi continua a garantire un'opposizione patriottica e responsabile, ma è proprio quella responsabilità che oggi ci porta a dire che non siamo nella condizione di giudicare in coscienza un documento di 330 pagine che comporta una spesa di 250 mld di euro in tutti i settori vitali del Paese".

 

Commissione speciale

"Oggi siamo chiamati a dare il via libera al Piano che dovrà cambiare l'Italia, siamo lieti che le linee guida siano i temi che il M5S ha sempre portato avanti, oggi siamo tutti a parlare di rivoluzione verde, digitalizzazione, innovazione, inclusione sociale. Oggi siamo tutti d'accordo, o quasi. Sui temi di discussione pero' avremmo voluto un maggiore contributo del Parlamento che dovra' dare un chiaro indirizzo di controllo e vigilanza, questo compito potra' essere svolto anche mediante l'istituzione di una commissione bicamerale speciale sul Recovery". Lo ha detto il capogruppo del M5S alla Camera, Davide Crippa, nel corso delle dichiarazioni di voto in Aula sul Pnrr. "Il M5S continua a rappresentare garanzia di responsabilita', noi non faremo come altri abituati a giocare su due tavoli, governare e bombardare nelle stesse ore il governo di cui fanno parte. Partiamo perche' l'Italia ne ha estremamente bisogno", ha aggiunto.