Rabbia Inghilterra, devastazioni in città e insulti razzisti ai giocatori

Nel mirino Rashford, Sancho e Saka che hanno sbagliato i rigori. Il premier Johnson: "Attacchi odiosi, questa è una squadra di eroi"

Saka consolato dal ct Southgate dopo l'errore decisivo dal dischetto

Saka consolato dal ct Southgate dopo l'errore decisivo dal dischetto

Londra - Dalle celebrazioni anticipate, con tanto di countdown con ore-minuti-secondi che mancavano alla vittoria e coppe già tatuate, alle devastazioni nelle città (49 arresti e 19 poliziotti feriti solo a Londra) e gli insulti più feroci. Da eroi a reietti. Si sa, il calcio è terreno di passioni esasperate, e gli inglesi un popolo a sangue caldo, ma quanto accaduto subito dopo la sconfitta contro l'Italia nella finale degli Euopei, va ben oltre i limiti dell'accettabile. Tanto da costringere la Federcalcio inglese e lo stesso premier Boris Johnson a intervenire. 

A fare da contenitore e cassa di risonanza agli istinti più bassi e beceri, ancora una volta, sono i social network. In Rete, subito dopo la sconfitta, sono stati vomitati insulti all'indirizzo dei giocatori inglesi. Alcuni anche a sfondo razziale, in particolare nei confronti di Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, colpevoli di aver sbagliato i rispettivi calci di rigore. Attacchi che non sono però passati sotto silenzio, in un Paese che sul 'Black Lives Matter', l'inginocchiamento e in generale la lotta al razzismo, non ha mai tentennato. 

Durissima la presa di posizione della Football Association, la federcalcio inglese, che si è detta "disgustata" per gli insulti razzisti sui social nei confronti di Rashford, Sancho e Saka. "Siamo disgustati di vedere che membri del nostro team, che hanno dato tutto, sono stati sottoposti ad aggressione discriminatoria sul web dopo il match di ieri sera - ha scritto la Fa sul suo account twitter - I giocatori hanno il nostro sostegno".

In un comunicato, la Federazione ha poi ribadito "la condanna di ogni forma di discriminazione" e si è detta "preoccupata per il razzismo diffuso sui social contro alcuni giocatori inglesi: noi diciamo nel modo più chiaro che chiunque sia dietro questi comportamenti così ripugnanti non è il benvenuto tra i fan di questa squadra".

Anche il primo ministro Boris Johnson è intervenuto su Twitter, condannando gli attacchi ai giocatori. "Questa Inghilterra merita di essere celebrata come una squadra di eroi e non presa di mira con insulti razzisti sui social media. I responsabili di questi attacchi odiosi dovrebbero vergognarsi di se stessi".

Affida a Twitter la propria indignazione anche il principe William, duca di Cambridge e presidente onorario della Football Association. "Sono nauseato dagli insulti razzisti contro alcuni giocatori dell'Inghilterra dopo la partita di ieri notte - ha scritto - è totalmente inaccettabile che dei giocatori debbano sopportare un simile aberrante comportamento. Deve finire ora e tutte le persone coinvolte devono rispondere della loro azioni".